I miliziani di Boko Haram sono stati cacciati dall'ultimo accampamento della loro roccaforte nella foresta di Sambisa dall'esercito nigeriano. Lo ha annunciato il presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari, in una nota citata dalla Bbc. "I terroristi sono in fuga e non hanno più un posto dove andare"
Le forze nigeriane sono state impegnate nelle ultime settimane in una massiccia offensiva contro il gruppo jihadista nella foresta nello Stato nordorientale di Borno. L'ultimo bastione sotto il controllo del gruppo estremista è caduto venerdì 23 dicembre alle 13.35 (ora locale).
Nelle ultime settimane, l'esercito regolare nigeriano era stato impegnato in una massiccia offensiva contro un'ex riserva coloniale poi adibita a campo di addestramento per i combattenti di Boko Haram, nello stato del Borno (nord-est Nigeria). Si ritiene che le studentesse rapite nel 2014 a Chibok siano tenute prigioniere nella foresta di Sambisa. Molte di loro che sono riuscite a fuggire dopo il sequestro hanno raccontato di essere state tenute prigioniere proprio in quel luogo.
I militari hanno riconquistato delle aree significative del territorio in precedenza controllate da Boko Haram, in un'offensiva lanciata all'inizio del mese di febbraio.
Il presidente nigeriano si è congratulato con le forze armate per l'operazione conclusa con successo e attesa per lungo tempo. "Sfrutto questa occasione per elogiare la determinazione, il coraggio e la resistenza delle truppe che hanno partecipato all'operazione denominata Lafiya Dole, necessaria per schiacciare le frange rimanenti di Boko Haram"
Anche recentemente i combattenti di Boko Haram hanno compiuti attentati suicidi nel nordest della Nigeria anche, nel vicino Camerun e in Niger. Si stima che negli ultimi sette anni, il gruppo estremista abbia ucciso più di 25mila persone e abbia costretto circa 2,7 milioni di residenti a lasciare le proprie case, distrutto almeno mille tra chiese e scuole, bruciato e razziato centinaia di villaggi, rapito (solo negli ultimi due anni) tremila ragazze, compiuto stupri di massa e massacri indiscriminati.
Il leader del gruppo estremista, Abubakar Shekau, che ha giurato fedeltà all'Isis, si è fatto promotore di una versione radicale dell'islam, la quale vieta ai musulmani di prendere parte a qualsiasi attività politica e sociale con l'Occidente, e risulta sia stato ucciso dell'esercito nigeriano lo scorso agosto.
(Maris)