È stata riconosciuta l'aggravante dell'associazione mafiosa. È la prima sentenza contro mafia nigeriana nel capoluogo siciliano. Condanne pesanti per gli imputati, tutti nigeriani.
In aula c'è stata agitazione e qualche schiamazzo dentro ai gabbiotti. Gli uomini della Black Axe hanno reagito così dopo la lettura delle condanne a pene severe nel processo con rito abbreviato.
Ha retto l'impianto della procura e il gup Claudia Rosini ha riconosciuto per 14 appartenenti alla Black Axe l'aggravante dell'associazione mafiosa ma anche alcune attenuanti. È la sentenza di primo grado, la prima a Palermo, alla mafia nigeriana scoperta dalla polizia nel capoluogo siciliano nel 2016. I nigeriani sotto processo controllavano il mercato della prostituzione e lo spaccio di droga tra i loro connazionali a Palermo.
Ecco le pene, per un totale di 87 anni di carcere:
- Obas Alaye Samson e Yusif Ibrahim, per entrambi 14 anni, ai quali è stato contestato anche il sequestro di persona e le sevizie nei confronti di un connazionale che non riusciva a pagare una partita di droga;
- Aghaku Kennet Osahon 6 anni;
- Osagie Steve 6 anni;
- Collins Sylvester 6 anni;
- Idemudia Osayi 8 anni;
- Monye Lucky e Airbe Efe 4 anni, 5 mesi e 10 giorni;
- Osayamwen Evans 4 anni e 8 mesi;
- Omoregie Edith 3 anni e 4 mesi;
- Emetuwa Vitanus 4 anni, 8 mesi;
- Victor Jude 4 anni, 5 mesi e 10 giorni;
- Inofogha Nosa 4 anni, 5 mesi e 10 giorni.
- A Austine Johnbull è stata combinata una condanna di 2 anni e 8 mesi: ha beneficiato della speciale attenuante dell'articolo 8 perché collaboratore di giustizia.
Con rito ordinario sotto processo ci sono altri cinque componenti della Black Axe.
A richiedere dai 18 ai 3 anni di carcere era stato il pubblico ministero Gaspare Spedale. Il pm ha sottolineato nella sua requisitoria la violenza dell'organizzazione dall'affiliazione alla gestione degli affari. "Una organizzazione solida, verticistica e ben definita", ha detto durante la requisitoria durata oltre due ore.
Un’associazione criminale organizzata come un vero e proprio Stato con i suoi capi, i ministri della difesa, i soldati. Nel processo sono stati fondamentali, oltre alle intercettazioni, i racconti di tre nigeriani imputati che hanno deciso di collaborare con la procura: Austine Johnbull, Osayamwen Evans e Inofogha Nosa.
(La Repubblica)
Ecco chi sono i Black Axe a Palermo
(Il momento degli arresti un anno fa)
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