Sono donne kamikaze, una delle quali portava un bambino sulla schiena, le responsabili di tre attacchi che hanno ucciso 18 persone nella città di Gwoza nello Stato di Borno, Nigeria nord-orientale.
Un modus operandi che fa pensare al gruppo jihadista Boko Haram, radicato in questa regione e noto per aver già utilizzato donne e bambini in attentati suicidi in mercati, scuole e chiese.
Tutto in nome di un unico obiettivo, un califfato nel nord-est del Paese.
Al momento, 18 persone, tra cui bambini, donne e donne incinta sono state uccise negli attacchi a Gwoza nel week-end appena trascorso. le autorità hanno aggiunto che almeno un'altra ventina di persone sono state gravemente ferite e trasportate nell'ospedale di Maiduguri, l'unico operativo nello Stato di Borno.
Una delle donne kamikaze portava un bambino sulla schiena. Si è fatta eplodere tra gli ospiti che festeggiavano un matrimonio.
Intorno alle 15.00 di domenica è avvenuta la prima esplosione a Gwoza innescata da una donna kamikaze nel bel mezzo delle nozze. E mentre si celebravano le preghiere per le vittime, un'altra donna si è fatta esplodere causando moltre altre vittime.
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