Nel beneventano, trovata morta completamente nuda in una piscina di un agriturismo chiuso. L'autopsia conferma che Maria, una bambina rumena che avrebbe compiuto 10 anni ad agosto, ha subito violenza sessuale.
La bambina era molto conosciuta in paese perché faceva la chierichetta, ed infatti stata vista l'ultima volta domenica all'uscita della messa.
Secondo la ricostruzione dei medici legali la piccola sarebbe stata violentata e poi buttata in piscina probabilmente ancora viva. La violenza subita da Maria potrebbe essere recente ma per stabilire con precisione il momento in cui è avvenuta sarà necessario attendere i risultati dei test eseguiti durante l'autopsia. Sul cadavere della bimba, inoltre, è stato eseguito un esame tossicologico per accertare se sia stata costretta a ingerire sostanze alcoliche o stupefacenti.
Daniel, un romeno di 21 anni, è indagato per omicidio e violenza sessuale in relazione alla morte della bambina che avrebbe compiuto 10 anni ad agosto e che è stata trovata senza vita nella notte fra domenica e lunedì. L'iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura di Benevento è un atto dovuto per permettere la nomina di un perito di fiducia per l'autopsia sul corpo della bambina. Il giovane è stato interrogato per tutta la notte dai PM della Procura di Benevento. L'uomo ha ammesso di averla accompagnata vista e accompagnata alle giostre a poca distanza dalla chiesa.
Il giovane rumeno indagato. "Sono innocente, non avrei mai potuto farle del male, per me era come se fosse una sorella", così si è espresso il giovane rumeno indagato, alla presenza del suo avvocato difensore Il giovane conosceva la bambina e al termine dell'interrogatorio è tornato nella propria abitazione a San Salvatore Telesino, che è stata sequestrata per consentire ai carabinieri del Ris di Roma di effettuare alcuni rilievi.
Daniel, secondo le indiscrezioni trapelate finora, ha detto di averla vista la sera di domenica, prima che della piccola si perdessero le tracce, ma di averla lasciata nei pressi della chiesa di Santa Maria Assunta dove la bambina, che faceva la chierichetta, aveva detto ai genitori che si sarebbe recata per la processione del patrono. Il giovane avrebbe anche detto che dopo aver lasciato la bambina sarebbe andato da conoscenti fuori San Salvatore Telesino. Oltre al giovane, gli investigatori hanno interrogato in tutto una quarantina di persone nel tentativo di ricostruire con la maggiore precisione possibile le ultime ore di vita della bambina.
I genitori della bambina sono rumeni ben integrati nella comunità. "Se mia figlia è stata stuprata e uccisa chiedo una giustizia rapida. Credo nella giustizia italiana, se volessi farmi giustizia da solo finirei in galera lasciando sola mia moglie. Tornavo a casa la sera mi riempiva di gioia e mi faceva passare ogni dolore".
Parlando poi di Daniel, il rumeno indagato, "Lo conosco da due anni e spesso ha frequentato la mia casa e spesso mangiava con noi"
La bambina viveva a San Salvatore Telesino, con i genitori (papa' operaio e mamma badante), entrambi romeni, da tempo in Italia. Era molto conosciuta in paese, anche perché faceva la chierichetta. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, domenica sera, intorno alle 19:30 si è recata in chiesa per la processione del Santo Patrono, Sant'Anselmo. Poi, il maltempo, ha rimandato tutto e così la bimba avrebbe detto di voler andare alle giostre. Da lì, da quelle giostrine a poca distanza, si sono perse le sue tracce.
Il procuratore di Benevento, senza mezzi termini, ha detto che in certe zone della Campania vengono commesse violenze su bambine nel chiuso delle famiglie e nella cerchia delle amicizie, come se fosse "normale" stuprare le proprie figlie. In tutta la regione si sta indagando su almeno 200 casi di abusi su minori.
(RaiNews)