Il Governo algerino li avrebbe espulsi nel corso degli ultimi 14 mesi, abbandonati a se stessi lasciati vagare nel deserto del Sahara.
L'Algeria negli ultimi 14 mesi ha abbandonato 13'000 migranti nel deserto del Sahara. Lasciati al loro destino senza acqua né cibo, la loro unica possibilità è quella di camminare per miglia e miglia sotto il sole, cercando di raggiungere il Mali o il Niger. È quanto riportato lunedì dall'Associated Press. È la denuncia che emerge da questo reportage fotografico di Associated Press che ha intervistato una ventina di sopravvissuti a queste vere e proprie deportazioni in Niger.
Tra loro, riferisce sempre l'agenzia, ci sarebbero anche donne incinta e bambini. I sopravvissuti hanno raccontato di aver visto persone morire o semplicemente "sparire" nel deserto. "Ognuno in questa marcia è solo, si perde la cognizione del tempo"
Quasi tutti gli intervistati, incontrati in un centro di transito di Arlit in Niger gestito dall'OIM, hanno detto di aver visto collassare tanti compagni di viaggio sotto il peso della temperatura che raggiunge anche i 48 gradi centigradi. Nessuno ha più visto vivi questi migranti dispersi durante il cammino. I più fortunati se la cavano raggiungendo in poche ore i villaggi più vicini al confine all'interno del territorio del Niger e, ultimamente, anche del Mali. Molti tuttavia si perdono e vagano per giorni nel deserto.
L'Algeria nega ogni addebito ma i racconti di questi migranti secondo Associated Press sono confermati dalle immagini e dai video che provengono dall'area e che mostrano centinaia di persone arrancare a piedi nel Sahara.
Le espulsioni di massa dall'Algeria sono aumentate dall'ottobre dello scorso anno, quando l'Unione Europea ha rinnovato la pressione sui paesi nordafricani per dirottare i migranti diretti a nord verso l'Europa attraverso il Mar Mediterraneo o le barriere con la Spagna. Un portavoce dell'UE ha dichiarato di essere a conoscenza di ciò che l'Algeria stava facendo, ma che i "paesi sovrani" possono espellere i migranti fintanto che si conformano al diritto internazionale.
Il reportage fotografico di Associated Press racconta le storie di chi, in cammino attraverso il Sahara verso l'Europa, è stato bloccato, respinto dall'Algeria verso il Niger e lasciato a vagare nella sabbia. Secondo l'Organizzazione Mondiale per le Migrazioni per ogni migrante morto nel Mediterraneo ce ne sono almeno due persi nel deserto. Ecco cosa succede ai migranti prima di arrivare sulle coste libiche.
(Rai News)
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