sabato 18 maggio 2019

Nigeria. Liberati 900 bambini soldato

Erano impiegati dalle milizie civili per combattere contro Boko Haram.


Quasi 900 bambini soldato appartenenti alle milizie civili che si battono contro i terroristi islamici del gruppo Boko Haram sono stati liberati la scorsa settimana in Nigeria. Lo ha annunciato l’Unicef dalla sede delle Nazioni Unite di Ginevra.

Il rappresentante dell’agenzia delle Nazioni Unite nella nazione africana, Mohamed Fall, ha spiegato che ”complessivamente, 894 bambini, comprese 106 bambine, non fanno più parte della Civilian Joint Task Force (Cjtf)”, milizia fondata nel 2013 con l’obiettivo di proteggere le comunità locali dagli attacchi degli jihadisti.

La liberazione è avvenuta nello stato del Borno: ”Le milizie utilizzavano i bambini-soldato all'interno di gruppi armati, impiegandoli in alcuni casi direttamente nei combattimenti”. In altri casi sono stati sfruttati come elementi di appoggio ai check point organizzati dall'esercito regolare nigeriano. Quasi tutti, ”sono stati testimoni di stragi e di violenze

La Cjtf infatti è utilizzata come organizzazione di appoggio alle truppe nazionali. Ma proprio il frequente ricorso all'arruolamento di bambini-soldato ha generato forti critiche a livello internazionale. Le milizie sono infatti finanziate dalla Nigeria, che a sua volta riceve aiuti da nazioni terze per la lotta contro Boko Haram.

Secondo un rapporto dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) del 2016, in Nigeria sono più di 15 milioni i bambini di età compresa tra 5 e 14 anni costretti a lavorare. Di questi, ”molti sono utilizzati come combattenti nei conflitti armati. Continueremo a batterci finché non ci siano più alcun bambini soldato nei gruppi armati presenti nel nostro paese

Secondo l’Unicef, dopo l’accordo firmato dalla Cjtf nel settembre del 2017, sono stati liberati in tutto 1.727 tra adolescenti e bambini-soldato, ”e non ci sono stati più nuovi arruolati
(Onu Italia)


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Maris Davis Joseph

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