martedì 24 maggio 2016

Morta 22enne nigeriana nel bergamasco. Misteriose le cause del decesso

La notizia è stata resa pubblica dalla "Fondazione Gedama Onlus" nella sua ultima newsletter. L'associazione si occupa proprio di ragazze nigeriane costrette alla prostituzione nella zona di Bergamo, e di immigrati vittime di tratta.

Rita, così chiameremo la ragazza, si faceva trovare la sera sempre al suo solito posto dall'unità di strada dell'associazione che periodicamente offriva conforto alle ragazze nigeriane costrette a prostituirsi nel bergamasco.

"Quella che riportiamo è una storia amara che interpella e indigna. La storia di Rita non è certamente l'unica di quelle mai raccontate di tante altre persone vittime della tratta di esseri umani e costrette poi alla prostituzione. La incontravamo in strada con la nostra unità stradale alla sera, al suo solito posto". Una giovane donna nigeriana in mano a gente criminale che, dopo averla portata in Italia, minacciando ritorsioni su di lei e sulla sua famiglia l'avevano costretta alla prostituzione di strada.

"Da qualche tempo quando passavamo in strada, non la vedevamo più al suo solito posto e avevamo il sospetto che fosse successo qualcosa. Dopo alcuni giorni le sue amiche ci hanno riferito che era morta il 6 aprile 2016"

Per raccogliere qualche informazione in più e per capire quello che davvero era accaduto i responsabili dell'associazione Gedama si sono rivolti alle parrocchie della zona e al Comune di Bergamo. Trovare informazioni per una ragazza senza documenti, straniera e che vive ai margini della società è sempre difficile.

Si è saputo poi che la ragazza era all'ospedale di Seriate (forse portata lì da qualcuno) e quindi trasferita a quello di Bergamo a causa di gravi ferite all'addome e sul seno. Ferite spiegabili solo con una violenza, ferite inferte con un attrezzo a punta, da chi, quando e dove resta un mistero. La ragazza è deceduta prima di poter spiegare l'accaduto. La domanda che ci poniamo, Rita è stata uccisa ?? E se si, da chi ?? (da un cliente o dai suoi sfruttatori).

"Si, l'abbiamo trovata al cimitero di Bergamo, sepolta da alcuni giorni. Abbiamo avuto la sensazione di una sepoltura rapida e nascosta". Dalla Nigeria alle strade italiane costretta a prostituirsi, e infine al cimitero.

Sepolta in fretta e in silenzio dalla burocrazia. Sulla lapide il suo nome vero (non quello di strada), Tope Bose Andrew, la sua data di nascita 1.4.1994 e quello della sua rinascita al cielo 6.4.2016 e la scritta di una Chiesa Pentecostale che lei frequentava, quella di San Giacomo. Lei è sepolta acconto alla tomba di un'altra ragazza nigeriana morta alcuni anni fa a 19 anni.

"Nessuno ci ha riferito del perché della sua morte, né se sulle cause sia stata aperta un'inchiesta"

"Only my God Can Give Hope" .. La morte di questa ragazza, come quella di tante ragazze che muoiono in strada ogni anno in Italia, ci addolora profondamente. Nel profondo sentiamo anche una incontenibile amarezza pensando che tutti noi, ad iniziare dalle istituzioni, stiamo facendo veramente poco per queste ragazze di strada.
(Fondazione Gedama Newsletter)


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