lunedì 16 maggio 2016

Ragazze dello Zimbabwe portate in Kuwait per diventare "schiave sessuali"

Centinaia di giovani ragazze dello Zimbabwe sono state convinte a trasferirsi in Kuwait con la promessa di un buon lavoro, ma in realtà poi utilizzate come schiave sessuali.

A denunciarlo, un’inchiesta del sito panafricano "Africa News" che ha raccolto alcune testimonianze di queste giovani. Il racconto di Sylvia "Mi hanno mentito. Quando ero in Zimbabwe mi hanno promesso uno stipendio di 600 dollari statunitensi. Ma una volta arrivata in Kuwait ho scoperto che la paga era di soli 230 euro e l’orario di lavoro era di circa 20 ore al giorno". Ma Sylvia, che è laureata ed è stata aiutata dal proprio consolato a rientrare in patria, racconta anche di violenze sessuali. "Non voglio entrare nel dettaglio. Basti sapere che sono stata costretta a fare cose che non avrei mai voluto fare".

Come Sylvia, decine di altre ragazze con buoni livelli di istruzione, ma senza lavoro, sono attirate dalla promessa di posti di lavoro ben retribuiti e sistemazioni abitative ottime in Kuwait. In realtà, appena arrivate nel piccolo Paese del Golfo, si trovano di fronte a una situazione molto diversa.

Le terribili esperienze che vivono le lasciano traumatizzate. Molte di loro hanno bisogno di assistenza psicologica. Un'altra ragazza racconta "Ciò che ho passato in Kuwait è stata l’esperienza più brutta della mia vita. Qualcosa che non ho mai sperimentato e che non vorrei mai più vivere. Adesso ho bisogno di un sostegno psicologico che mi aiuti a riprendere la mia vita e a tranquillizzarmi".

Linda Masarira (twitter) esponente di un’organizzazione che tutela i diritti umani, punta il dito contro il Governo dello Zimbabwe. "Il nostro Governo deve lavorare per migliorare l’economia del nostro Paese. Solo in questo modo riuscirà a evitare che i cittadini disperati cadano nella trappola tesa loro da trafficanti senza scrupoli". Masarira ha chiesto anche che l'esecutivo si impegni a riportare a casa le ragazze che si trovano in condizioni terribili in Kuwait. "È responsabilità dei nostri ministri tutelare l’incolumità dei loro concittadini. Sono i nostri ministri a doversi occupare della questione e risolverla. Lo impone la nostra Costituzione".

Il Governo dello Zimbabwe è però rimasto in silenzio sulla questione traffico di esseri umani in Kuwait. Un portavoce ha dichiarato che "è una questione delicata". Anche se il mese scorso la polizia di Harare (la capitale dello Zimbabwe) ha arrestato un funzionario dell’ambasciata del Kuwait implicato nel traffico. No comment da parte dell’ambasciata kuwaitiana.
Ragazze dello Zimbabwe

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