“La mafia nigeriana a Castel Volturno esiste, è potente ed è molto pericolosa”. L'avevano fatta fuggire dal Cara di Foggia, ma lei non si voleva prostituire, e così hanno chiamato il branco per punirla.
Il fatto è accaduto il 18 novembre a Castel Volturno, in un appartamento nei pressi del parco del Saraceno. La testimonianza di altre due ragazze nigeriane presenti nell'appartamento che sono state obbligate ad assistere allo stupro della loro amica.
Subito dopo il fatto le due testimoni sono fuggite e si sono subito rivolte ai carabinieri. All'arrivo dei carabinieri sul luogo della violenza, circa mezz'ora dopo l’allarme, gli aggressori si erano già dati alla fuga. La vittima è stata ricoverata in ospedale in stato di shock e ha confermato la violenza. Ricercata la titolare dell'appartamento, una donna nigeriana di 38 anni e quasi certamente la mamam che ha "commissionato" lo stupro, che al momento risulta irreperibile.
La "vittima", una giovane nigeriana di 19 anni, sarebbe stata fatta fuggire alcuni giorni prima dai suoi aguzzini da un centro d’accoglienza di Foggia e portata a Castel Volturno per essere avviata al mondo della prostituzione. Al suo diniego di "scendere in strada" l’avrebbero immediatamente violentata, come fanno per ogni nuova nigeriana che arriva in Italia.
Le due testimoni e la vittima sono state portate in una casa protetta.
(Il Mattino)
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