Tratta di persone, immigrazione clandestina, prostituzione: nigeriana arrestata a Torino
Fermato anche un collaboratore di 17 anni che organizzava le fughe dai centri di accoglienza. La 21enne nigeriana arrestata faceva parte di un'organizzazione dedita allo sfruttamento di ragazze minorenni.
Tratta di persone e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, con le aggravanti della transnazionalità del reato e di aver agito in danno di minorenni per sfruttarne la prostituzione: sono queste le accuse per le quali è stata tratta in arresto a Torino la nigeriana Victoria Osarieme Osayuware, 21 anni, considerata la ‘madame’ di una banda internazionale dedita alla gestione di baby prostitute africane.
In manette, ma ad Agrigento, un collaboratore 17enne dell’arrestata, pure lui nigeriano. I fermi, eseguiti dalla Polizia di Stato, sono stati disposti dalla Procura Distrettuale per i minorenni di Catania sulla base delle risultanze di un’inchiesta avviata dalla testimonianza di una ragazza di 16 anni, sbarcata in Italia il 14 luglio 2017 con altri 1.422 migranti dalla nave della Guardia Costiera "Ubaldo Diciotti".
La ragazza e altre due compagne avevano lasciato la famiglia in Nigeria dopo essere stata sottoposta al rito “Ju Ju” e assumendo l’impegno di ubbidire alla donna che l’attendeva in Italia, fino al pagamento di un debito di 25.000 euro. La ‘madame’ in questione era proprio Victoria Osarieme Osayuware. Il 17enne ha organizzato la fuga dal centro di accoglienza delle giovani ed il viaggio delle stesse Catania a Roma e poi a Milano. Sul bus, però, sono intervenuti i poliziotti a salvarle. La ‘madame’, arrestata a Torino, è stata condotta in carcere, mentre il 17enne in un centro di prima accoglienza.
(Cronaca Qui Torino)
Roma-Ostia. Task force contro lo sfruttamento della prostituzione. Arrestato un italiano che sfruttava una ragazza rumena.
Negli ultimi giorni, il Gruppo Carabinieri di Ostia, nella giurisdizione di competenza ha rafforzato gli specifici servizi volti a contrastare il fenomeno della prostituzione su strada che ha assunto sempre più connotati di vero e proprio sfruttamento ai danni di giovani donne perlopiù straniere.
In tale attività, il personale della Compagnia Carabinieri Roma Cassia ha proceduto all’arresto di un pregiudicato italiano di 45 anni, per “sfruttamento della prostituzione”. L’uomo, identificato precedentemente durante un controllo alla circolazione stradale in compagnia di una ventenne ucraina conosciuta dagli stessi carabinieri come prostituta, veniva più volte pedinato dai militari i quali riuscivano a scoprire che lo stesso si recava più volte presso la solita pensilina dell’ATAC, nel quartiere di Roma Settebagni, per accompagnare la donna sul “luogo di lavoro”.
Qui, la ventenne rimaneva per tutta la notte, svolgendo la sua attività di prostituzione, supportata dall'uomo che si preoccupava di portarle acqua e cibo secondo le sue necessità. Al termine del “turno di lavoro” della donna, l’italiano transitava nuovamente per la pensilina e, dopo avere fatto salire la giovane in macchina, la riaccompagnava a casa.
Nell’area a nord della Capitale, i militari della Compagnia Carabinieri di Monterotondo e Bracciano hanno attuato controlli a tappeto nell'ambito della loro giurisdizione di competenza, specialmente sulla via Tiberina, consolare preferita delle prostitute, e sulla Traversa del Grillo. Durante tali servizi sono state identificate 53 donne rumene dedite alla prostituzione e 10 di queste sono state contravvenzionate per “atti osceni in luogo pubblico”, per gli abiti succinti indossati. Nel corso dei servizi sono state elevate anche 4 contravvenzioni ai clienti che si erano appartate con le donne, in violazione di varie ordinanze comunali emesse dai Comuni della periferia romana.
(TG24 Info News)
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