mercoledì 29 aprile 2015

Nigeria, liberate 293 ragazze rapite da Boko Haram

L'esercito nigeriano ha liberato 200 ragazze e 93 donne in un'area controllata da Boko Haram, sottolineando però che fra gli ostaggi tratti in salvo non ci sarebbero le ragazze rapite in una scuola di Chibok nell'aprile del 2014. Donne e ragazze sono state liberate nel corso di operazioni militari culminate nella distruzione di quattro campi di Boko Haram all'interno della foresta di Sambisa.

Ragazze e donne erano tenute prigioniere in "quartier generali" fortificati che Boko Haram utilizzava come nascondigli, e ora ritornati sotto il controllo dell'esercito nigeriano. Lo hanno fatto sapere le stesse forze armate nigeriane via Twitter "Le truppe questo pomeriggio hanno salvato 200 ragazze e 93 donne che erano prigioniere di Boko Haram nella foresta di Sambisa".

Qualche ora dopo l’operazione il colonnello Sami Usman, portavoce dell’esercito nigeriano, ha chiarito che tra le 200 ragazze liberate nella foresta Sambisa non ci sono le liceali rapite l’anno scorso a Chibok. Da alcune settimane l'esercito nigeriano in collaborazione con gli eserciti di Niger, Ciad e Camerun sta conducendo un'offensiva con i miliziani islamici di Boko Haram nelle regioni del nord-est della Nigeria.

Da giorni è inoltre in atto un capillare rastrellamento dei quattro eserciti proprio nella foresta di Sambisa, dove i miliziani islamici in fuga si sono rifugiati e dove ancora resistono decine di campi jihadisti nascosti nella folta vegetazione, in un terreno impervio e inospitale, ma che Boko Haram conosce alla perfezione.

Le ragazze liberate in questi giorni erano tenute prigioniere nei quattro diversi "campi" nella foresta di Sambisa che Boko Haram utilizzava come quartier generale o rifugi e che ora sono sotto il controllo dell'esercito nigeriano.

Centinaia di cadaveri, molti ridotti a scheletri, sotterrati in fosse comuni o lasciati a marcire nella foresta, in mezzo ai sentieri, nel letto del fiume in secca, nelle case date alle fiamme sono stati scoperti a Damasak, una delle tante città liberate in queste settimane - leggi -



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