lunedì 14 marzo 2016

Doppio attentato in Costa d'Avorio e in Turchia. Il paese africano colpito per la prima volta dall'integralismo islamico

Costa d'Avorio, attacco ai resort dei turisti occidentali: 16 morti. Rivendicazione jihadista. Uomini armati hanno sparato sulle persone in spiaggia nella località di Grand-Bassam.

Testimoni riferiscono che gli assalitori gridavano e facevano urlare "Allah Akhbar". Il governo: "Uccisi sei terroristi". Movimenti Al Murabitun e Al-Qaeda nel Maghreb islamico rivendicano attentato. Tra le vittime 4 europei, di cui un francese e un tedesco. Non ci sarebbero italiani coinvolti.

Sale a 16 morti, di cui 14 civili e 2 soldati, il bilancio dell'assalto alla spiaggia della località turistica Grand-Bassam, in Costa d'Avorio, a circa 40 km dalla capitale Abidjan, e molto frequentata dagli occidentali, che è stata attaccata da alcuni uomini col volto coperto e armati di kalashnikov e granate, arrivati sulla spiaggia dal mare.

Spiaggia di Grand-Bassan
Il presidente ivoriano Alassane Ouattara ha comunicato che le forze di sicurezza hanno "ucciso sei terroristi che hanno attaccato tre hotel". Secondo fonti della sicurezza, riportate da AfrikaTv, l'attentato è stato rivendicato dal movimento jihadista dell'Africa Occidentale Al Murabitun, lo stesso che aveva rivendicato l'attacco in Mali di pochi mesi fa. A quanto riporta Site, l'organizzazione americana che monitora i siti internet jihadisti, anche Al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi) ha rivendicato l'attentato.

Alcuni testimoni avevano riferito che gli assalitori, forse arrivati dal mare con una barca, gridavano "Allah Akhbar" (Dio è grande).

Quattro delle vittime sono europee e tra loro ci sono un francese e un tedesco. "È un attentato vigliacco" ha affermato in un comunicato il presidente francese François Hollande, che ha assicurato "pieno sostegno al governo ivoriano nella ricerca degli aggressori e nella lotta al terrorismo". Una trentina di persone sono rimaste ferite, tra cui un bambino. Dieci sono in gravi condizioni e sono state portate via su un mezzo militare.

Attentato con auto-bomba ad Ankara
Turchia, autobomba a fermata dei bus nel centro di Ankara: 34 morti. Quasi contemporaneamente all'attentato in Costa d'Avorio nuovo terrore per le strade di Ankara, in Turchia. Un'autobomba con due kamikaze a bordo è esplosa vicino a una fermata dei bus nel centro della capitale: almeno 34 morti (tra cui due kamikaze) e 125 feriti, secondo fonti della sicurezza: "La deflagrazione è stata causata da un veicolo imbottito d'esplosivo vicino a piazza Kizilay". Delle vittime, 30 sono morte sul luogo dell'attacco e altre 4 mentre venivano trasportate in ospedale. Dopo lo scoppio, avvenuto alle 18:45, sono stati uditi spari, riferiscono fonti ufficiali della sicurezza.

Sospetti su PKK e sull'Isis. Il ministro degli Interni turco Ekfan Ala ha detto che le indagini sono in corso e alcune prove su presunte responsabilità sono già emerse. Poi ha assicurato: "Credo che le indagini si chiuderanno domani e riveleremmo il nome dell'organizzazione responsabile"

In pieno centro. L'espolsione è avvenuta tra il parco Guven e la piazza di Kizilay, a poca distanza anche da due fermate della metro, in una zona centralissima della capitale turca. Numerose macchine che si trovavano nei pressi del luogo dell'esplosione sono in fiamme. La zona è stata evacuata nel timore di un secondo attacco.
(la Repubblica)

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