Almeno 86 morti in un attacco di Boko Haram nei pressi di Maiduguri, nel Borno State. Sarebbero decine i "bambini bruciati vivi".
La distruzione del villaggio di Dalori |
Alla vigilia della visita di Matteo Renzi in Nigeria, Boko Haram nella notte assalta il villaggio di Dalori, nei pressi di Maiduguri e lo incendiano. Molti abitanti muoiono nel rogo. Nel sud preso di mira un oleodotto di una controllata dell'Eni dai militanti del MEND.
Almeno 86 persone sono morte e 100 sono rimaste ferite in un attacco di Boko Haram nei pressi di Maiduguri, nella Nigeria nord-orientale. L'attacco è avvenuto nella tarda serata di ieri (30 gennaio). I miliziani islamici indossavano uniformi militari e sono arrivati a bordo di auto e motociclette nel villaggio di Dalori, a 12 chilometri da Maiduguri.
L'assalto è durato circa quattro ore. I terroristi hanno colpito con armi ed esplosivi, quindi hanno appiccato il fuoco alle case. Testimoni hanno riferito che molti abitanti, tra i quali molti bambini, sono bruciati vivi nel rogo. "Tre ragazze kamikaze si sono fatte esplodere tra le persone in fuga"
Viaggio di Renzi in Nigeria, Ghana e Senegal. Domani è previsto l'arrivo in Nigeria di Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio sarà alla guida di una delegazione di industriali, di Confindustria e di imprese, tra le quali ENI, Enel e Trevi. Delegazione che dopo la Nigeria farà tappa in Ghana e Senegal. È la terza visita in Africa di Renzi.
Attacco ad un oleodotto nel Delta del Niger. Ribelli attivi nella regione del Delta del Niger, nel Sud del paese, hanno fatto saltare un oleodotto di una sussidiaria dell'Eni, la Nigerian Agip Oil Company (Naoc), causando una "enorme" perdita di greggio. L'attacco all'oleodotto Agip a Brass (Stato di Bayelsa) è stato messo a segno giovedì notte da sospetti miliziani del Delta del Niger (MEND). "L'esplosione ha causato un'enorme fuoriuscita di greggio anche in mare"
Nessuno finora ha rivendicato la responsabilità dell'azione, messa a segno poche settimane dopo il sabotaggio di altri oleodotti e infrastrutture petrolifere nella regione.
Boko Haram ha colpito anche in Ciad in un villaggio nei pressi dell'omonimo lago. Anche per questo attentato, che ha provocato 9 morti e decine di feriti, sono state utilizzate bambine con cintura esplosiva addosso. Tre ragazzine poco più che bambine si sono mescolate tra la folla di un mercato e tra la gente nei pressi di una moschea per poi farsi esplodere, o con ogni probabilità le cinture esplosive sono state fatte esplodere con un telecomando azionato a distanza.
(ANSA)
La nostra denuncia per la situazione del "Delta del Niger" di cui l'italiana ENI è tra le maggiori responsabili dell'inquinamento della regione. Foundation for Africa approva le azioni di sabotaggio ai danni degli oleodotti. La visita di Matteo Renzi nella nostra Nigeria con una delegazione di industriali è la dimostrazione che siamo di fronte all'ennesimo furto "legalizzato" di petrolio e di ricchezze perpetrate ai danni dei nigeriani, già devastati dalla piaga di Boko Haram.
Noi diciamo NO all'Islam integralista, ma diciamo NO anche al continuo furto di petrolio che da 50 anni si sta attuando nel Delta del Niger ai danni dei nigeriani e con la complicità dei corrotti governi federali, compreso quello attuale di Buhari, con il quale il presidente del consiglio italiano e l'italiana ENI si apprestano a fare nuovi affari "sporchi"
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