lunedì 13 agosto 2018

Continua il massacro dei cristiani in Nigeria. Bambini bruciati vivi

Non c'è solo l'Islam integralista di Boko Haram in Nigeria, quella del nord-est, ma ci sono anche i pastori Fulani, islamici, che si scontrano con i contadini cristiani delle regioni nord-occidentali e centrali.


I Fulani sono un popolo nomade dedito prevalentemente alla pastorizia, sempre alla ricerca di nuovi pascoli per le loro greggi e da sempre si scontrano con i contadini stanziali, invadono le loro terre alla ricerca di nuovi pascoli, e l'odio dell'islam integralista verso i cristiani, fomentato in questi anni dalla propaganda di Boko Haram, sta generando massacri, assalti a villaggi. 

Una situazione di conflitto sempre sottovalutata dalle autorità locali e che ora sta degenerando in "pulizia etnica"

La Nigeria, con i suoi 192 milioni di abitanti il paese più popoloso dell’Africa Occidentale e, secondo alcune stime, anche il più intollerante contro i cristiani.

Un paese diviso in due, a nord prevale l'etnia Hausa, islamici da sempre, e quella dei Fulani, pastori nomadi che praticano un islam integralista. In alcuni stati del nord è stata perfino introdotta la Sharia, la legge islamica. A sud invece prevalgono i cristiani e gli animisti. L'etnia Yoruba nella regione di Lagos e quella degli Igbo nella regione del Delta e in quelle sud-orientali.

Nonostante il Cristianesimo sia praticato in generale dal 48,2% della popolazione, per la maggior parte protestanti e pentecostali, la maggioranza della popolazione nigeriana è mussulmana ed alcuni gruppi radicali del nord stanno svolgendo una vera e propria pulizia etnica contro le minoranze cristiane del nord.

I più perseguitati del mondo, dati alla mano, sono proprio i cristiani che, in particolar modo in Nigeria, si trovano da sempre nel mirino degli integralisti islamici, soprattutto in occasione di feste sacre quali Natale e Pasqua. L’obiettivo dichiarato degli integralisti è che tutti i cristiani che abitano nella parte nord della Repubblica Federale della Nigeria se ne devono andare e, per questo motivo, sono state registrate numerosi attentati dimostrativi nel paese.

L’ultima strage risale al 23 giugno scorso dove sono stati bruciati vivi anche i bambini

Nigeria, i cristiani vengono massacrati ed i bambini bruciati vivi: ecco cosa è successo. Il 23 giugno scorso a Plateau, stato che si trova al centro della Repubblica Federale della Nigeria, sono stati assassinati nelle campagne 100 contadini cristiani tanto che il vescovo di Gboko, padre William Amove Avenya ha riferito: “E’ in corso una vera e propria pulizia etnica

Ma quello è solo l’ultimo di ripetuti attacchi, come riferisce il pastore, si deve aggiungere una strage che riguarda il massacro di 808 persone e la distruzione di 53 villaggi, 1.422 case e 16 chiese.

Il massacro di cristiani in Nigeria è stato svelato in Occidente ormai da anni, già nel 2011 era cosa nota, ma per il momento, nonostante il Paese sia al centro del dibattito internazionale per le violazioni dei diritti umani perpetrate da Boko Haram, non vi è stato alcun intervento esterno alla Nigeria, nessun intervento delle Nazioni Unite o di forze multi-nazionali. Questo in parte dovuto alla ritrosia del Presidente nigeriano Buhari (mussulmano) che insiste a non voler forze internazionali in Nigeria, ma dall'altro al disinteresse del mondo intero per quello che da anni sta accadendo nel Paese.

Secondo le stime negli ultimi 3 anni solo in Nigeria è stato registrato un genocidio che ha riguardato circa 3.850 cristiani, per la maggior parte protestanti, da parte dei pastori islamici Fulani e dei Jihadisti di Boko Haram.

Boko Haram, musulmani di matrice sunnita sono il gruppo radicale di fazione islamica più efferato, opera nelle regioni di nord-est, tanto da essersi macchiati anche di crimini contro altri musulmani di differente ideologia (essendo spiccatatamente anti-sufi, anti-ahmadi e anti-sciiti).

Due anni fa gli estremisti islamici hanno assaltato con uniformi militari il villaggio nigeriano Dalori causando più di 100 feriti ed 86 morti, fra cui molti bambini che sono stati letteralmente bruciati vivi.

Boko Haram: tre attacchi in una settimana in Nigeria


Almeno 16 persone sono morte in un attacco di Boko Haram nello stato di Borno, lo stato più nord-orientale della Nigeria.

L’agguato è avvenuto il giorno 11 agosto nella località di DamasakQuindici dei sedici morti erano militari dell’esercito. L’attacco segue quello avvenuto lo scorso 7 agosto nel villaggio di Munduri, sempre nello stato di Borno, nel quale sono rimaste uccise sette persone, mentre la scorsa settimana cinque persone sono morte in un attacco simile nel villaggio di Gasarwa, nella regione del lago Ciad.

Nonostante la contro-offensiva lanciata dalle forze militari della regione il gruppo continua a condurre attacchi, prendendo di mira soprattutto i civili.
(Africa News)




Articolo a cura di
Maris Davis


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