Fermato un senegalese per lo stupro di una ragazza di 15 anni mercoledì sera a Jesolo. Incastrato dalle telecamere di sicurezza. Il giovane, fermato dagli agenti della polizia a Mestre, è stato portato nel carcere di Venezia.
Mohamed Gueye, l'uomo arrestato per lo stupro di Jesolo |
È stato ripreso dalle telecamere si sicurezza insieme alla ragazza mentre si avviava verso la spiaggia poco prima delle tre del mattino, che secondo la testimonianza della vittima, è l'ora dell'avvenuta violenza.
Il fermato è un senegalese irregolare, Mohamed Gueye di 25 anni, con domanda di asilo respinta, aveva collezionato già diversi decreti di espulsione per altri reati, ma mai eseguiti in quanto padre di una bambina avuta da una donna italiana. Il senegalese viveva a Mestre e solo di tanto in tanto si spostava a Jesolo, dove dormiva in situazioni di fortuna, probabilmente sulla spiaggia. Corrisponde dalla descrizione fatta dalla stessa vittima.
Le indagini, coordinate dalla locale procura e condotte dalla Mobile di Venezia, hanno permesso di rintracciare a Mestre il giovane che aveva trovato rifugio all'interno di una struttura ricettiva. Bloccato dagli agenti, è stato condotto nella casa circondariale di Venezia "Santa Maria Maggiore"
«È stato arrestato questa notte dalla Polizia di Venezia, Mohamed Gueye, immigrato senegalese irregolare, accusato di avere stuprato a Jesolo una ragazza di 15 anni. Dopo diversi precedenti penali era già stato in passato condannato (inutilmente) a lasciare l’Italia, ma avendo avuto una bambina da una donna italiana (che brava persona) questo verme non può essere espulso. Roba da matti! Con il Decreto Sicurezza, se un clandestino stupra, ruba, uccide o spaccia, se ne torna a casa subito, senza se e senza ma» Così ha scritto il ministro dell’Interno Matteo Salvini sulla sua pagina Facebook.
«Un delinquente e un infame assicurato alla giustizia è sempre un momento di soddisfazione. Per questo vanno le mie congratulazioni alle forze dell’ordine ma questo triste fatto è anche una occasione per dire che questi violentatori, questi infami «eroi della penombra» che violentano una minorenne peraltro appena conosciuta, devono essere mandati a scontare la pena a casa loro perché nei loro paesi la pena è una pena» Così invece si è espresso il governatore del Veneto Luca Zaia.
Quello tra la 15enne violentata e il fermato sarebbe stato un incontro casuale, avvenuto la sera stessa dell'aggressione in una discoteca di Piazza Mazzini, a Jesolo. Secondo fonti investigative non ci sarebbe stato nessun appuntamento precedente tra i due, una delle ipotesi avanzate in un primo tempo.
La vittima dell'aggressione è nel frattempo stata dimessa dall'ospedale ed è tornata a casa, in famiglia.
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