domenica 26 agosto 2018

Nuovo focolaio di Ebola nella Nord Kiwu, le milizie armate impediscono le cure

Ebola, in totale 105 nuovi casi. Il nuovo focolaio di Ebola nella Repubblica Democratica del Congo orientale ha ucciso finora 67 persone.

Il nuovo focolaio di Ebola nella Repubblica Democratica del Congo orientale ha ucciso finora 67 persone. Lo hanno confermato le autorità, che stanno sperimentando nuovi farmaci per combattere il virus.

Dal momento della ripresa dell’epidemia di Ebola, all'inizio di agosto nella provincia del Nord Kivu, sono stati segnalati 105 casi di contagio di cui 77 sono stati confermati da test di laboratorio. Tra i malati, 11 persone sono guarite dal virus e 67 sono decedute. Il ministro della Salute, Oly Ilunga Kalenga, si è recato a Mangina e ha visitato due pazienti dimessi dopo essere stati trattati con un nuovo prototipo, chiamato mAb114.

Queste due persone sono tra i primi 10 pazienti ad aver ricevuto la molecola terapeutica mAb114”, ha detto il ministero in una nota. Sviluppato negli Stati Uniti, il prototipo è il primo farmaco terapeutico ad essere utilizzato in un’epidemia di Ebola attiva nella Repubblica Democratica del Congo.


Le milizie armate impediscono le cure
L’attività dei ribelli sta complicando la battaglia contro l’ebola nel Kivu, Repubblica Democratica del Congo. A denunciarlo è l’Organizzazione mondiale della sanità. Il portavoce dell’Oms, Peter Salama, ha parlato di «gravissimi problemi di sicurezza» intorno alla città orientale di Oicha. Sarebbe circondata da una temuta milizia islamista ugandese che impedisce i soccorsi.

L’epidemia di Ebola è scoppiata nella regione il 1° agosto ma le preoccupazioni dell’Oms sono aggravate dalla notizia che un medico che ha contratto l’ebola è tra quelli intrappolati a Oicha. Quindi, per la prima volta, abbiamo un caso e contatti confermati in un’area di altissima insicurezza.

Il Kivu è una regione ricchissima di minerali preziosi, si trova nella parte Nord-Orientale della Repubblica Democratica del Congo al confine con Uganda e Burundi. Da sempre nella regione sono presenti milizie armate di ogni tipo e mercenari. Violenze sui civili, uccisioni, stupri indiscriminati, bambini soldato, villaggi distrutti, questo è il quadro di una regione già devastata in nome dei minerali preziosi con l'esercito regolare complice anche lui di tutto questo orrore.

E in mezzo a questa crisi umanitaria, di per se già gravissima, adesso si è aggiunta questa nuova epidemia di ebola che mette a rischio un milione di persone.






Articolo a cura di
Maris Davis


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