Sarebbero centinaia, addirittura 600, le donne kamikaze pronte a farsi esplodere per Boko Haram, e stanno per attaccare Maiduguri, la capitale dello Stato di Borno. Le donne, secondo la ricostruzione dell'intelligence, avrebbero iniziato la marcia verso la città già la scorsa settimana con istruzioni di provocare una serie di attacchi a catena.
Tre giorni fa una "bambina" kamikaze si è fatta esplodere in una stazione degli autobus a Damaturu città nello Stato di Yobe dove nelle ultime settimane gli attacchi sono quasi quotidiani. L'attentato ha provocato 8 vittime e almeno 33 feriti, alcuni in gravi condizioni.
Un testimone dell'esplosione ha riferito che "Era una ragazzina talmente piccola che nessuno avrebbe pensato che venisse utilizzata per una atto così crudele. Gli agenti della sicurezza hanno lasciato entrare la piccola che indossava il tradizionale hijab, e una volta passati i controlli la giovane si è fatta saltare in aria".
Non è la prima volta che Boko Haram usa bambine. Lo aveva già fatto con una di dieci anni a Maidugori tempo fa ma in quell'occasione un adulto, probabilmente un miliziano aveva fatto detonare l’esplosivo. In questo caso pare invece che sia stata proprio la bambina stessa a farsi saltare in aria mentre si avvicinava ai cancelli della stazione.
Il governatore dello Stato di Borno, Zannah Mustapha, ha ammesso che Marte, importante città al confine nord-orierntale, è nuovamente finita sotto il controllo dei militanti di Boko Haram. "E stata una grande battuta d'arresto nella lotta ai terroristi". Marte era stata liberata dal controllo di Boko Haram il 14 febbraio scorso.
Boko Haram ha tentato di attaccare di nuovo Maiduguri anche in questo fine settimana, ma è stato respinto dai militari nigeriani. Nell'ambito di questa offensiva, il gruppo ribelle ha ucciso più di 50 persone in due luoghi vicino alla città.
In poche tempo Boko Haram è tornata, almeno mediaticamente, ad essere la setta sanguinaria, potente e paurosa che fino a poco prima delle elezioni nigeriane aveva terrorizzato i quattro paesi intorno al lago Ciad. I miliziani islamici nelle ultime settimane avevano subito una serie di sconfitte militari da parte dei quattro eserciti (Ciad, Niger, Nigeria e Camerun), costretti a rifugiarsi all'interno della foresta di Sambisa.
Si è capito invece che questo gruppo ha ripreso l'iniziativa e lo ha fatto a suo modo. Intanto ha ripreso il controllo di una cittadina strategica di Marte nello stato di Borno. Ora ci provavano con la capitale Maiduguri, in realtà ci stanno provando da un anno. La rilevanza strategica della città, con il suo 1,2 milione di abitanti, deriva dal fatto che è situata sulla principale arteria commerciale della regione, e la sua caduta sarebbe un disastro per tutta la Nigeria.
Insomma Boko Haram è tutt'altro che finito, anzi di fronte a queste notizie sembrerebbe pronto ad una nuova offensiva. In Nigeria oggi c’è un nuovo presidente, Muhammadu Buhari, che ha vinto contro il suo rivale, il presidente uscente Goodluck Jonathan, accusandolo ripetutamente di non avere saputo affrontare Boko Haram.
Speriamo che il nuovo presidente saprà fare di più, sia sul piano militare che su quello dei finanziamenti e degli appoggi che sicuramente Boko Haram riceve da sempre anche dall'interno della Nigeria.
(Fonte Avvenire)
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