venerdì 4 maggio 2018

Prato, tre arresti tra la comunità nigeriana. Scomparsa una ragazza, forse è stata uccisa

Ragazze nigeriane, alcune minorenni, costrette a prostituirsi, vittime di violenze anche sessuali e di gruppo.


È quanto emerso da un'indagine condotta dai carabinieri di Prato e coordinata dal PM della Dda di Firenze Angela PietroiustiL'indagine prende in esame anche l'ipotesi di omicidio e occultamento di cadavere di una ragazza.

Tratta di nigeriane, smantellato un terribile giro di prostituzione. Sono figlie della povertà, dell'emarginazione e della superstizione che, ancora oggi, le induce a credere nei riti woodoo e a subirne la violenza. Sono le vittime di una vera e propria tratta di schiave, in molti casi addirittura giovanissime, spesso minorenni, tutte nigeriane e tutte costrette a prostituirsi, vittime di abusi e ridotte in un grave stato di sudditanza psicologica.

Nell'ambito dell'inchiesta sono state fermate tre persone, tutte di nazionalità nigeriana: due sorelle di 34 e 40 anni, e il marito della maggiore delle donne, 49 anni. I reati contestati sono, a vario titolo, tratta di esseri umani, sfruttamento della prostituzione e violenza sessuale.

Le indagini sono state avviate tre mesi fa, dopo che una delle giovani vittime sarebbe riuscita a fuggire. Da quanto emerso, le ragazze venivano mandate a Prato dalle loro famiglie: costo del viaggio dalla Nigeria 30mila euro che le giovani avrebbero poi dovuto ripagare prostituendosi. Dall’inchiesta è emerso che molte delle famiglie, anche condizionate per pratiche legate al woodoo, fossero a conoscenza della sorte toccata alle loro figlie.

Gli investigatori stanno valutando il caso una ragazza nigeriana che sarebbe scomparsa dalla casa di Prato dove sarebbero avvenute le violenze e le ragazze sarebbero state costrette a prostituirsi. In base a quanto emerso, ci sarebbero testimonianze in merito a una giovane ferita all'addome con una bottiglia dall'uomo poi sottoposto a fermo. Della giovane si sarebbero perse le tracce.

Dalle testimonianze agli atti dell'inchiesta della Dda di Firenze, la ragazza sparita veniva sfruttata dai tre connazionali che abitavano in un appartamento del centro di Prato, all'interno del quale, durante una festa dove venne consumata anche cocaina, il 49enne la ferì causandole una grave emorragia.

L'appartamento, a seconda dei periodi, avrebbe ospitato dalle quattro alle sei ragazze

La ragazza implorò l'uomo di portarla in ospedale ma lui non l'avrebbe aiutata. La giovane nigeriana, secondo quanto riferito dalle loro compagnae, sarebbe stata portata fuori dall'appartamento-prigione e poi mai più rivista. Scomparsa nel nullaGli inquirenti considerano molto concreta l'ipotesi che la giovane sia stata uccisa e poi sia stato occultato il cadavere.
(AdnKronos)

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