Circa 50 tra bambine e ragazzine sono state ricoverate in ospedale in Burkina Faso per le conseguenze causate dalle mutilazioni genitali che hanno dovuto subire.
Le mutilazioni sono avvenute nell'area di Kaya, a circa 100 km a nord della capitale, Ouagadougou, tra il 4 e il 6 settembre. Il numero delle ragazze potrebbe aumentare ancora perché non tutte quelle che hanno dovuto subire la mutilazione genitale in quei giorni sono state rintracciate dalle autorità.
Alcune delle vittime hanno appena quattro anni e molte delle ragazzine hanno subito gravi complicazioni, fanno sapere fonti mediche.
La pratica delle Mutilazioni Genitali Femminili (FGM) è illegale in Burkina Faso dal 1996 e viene punita con condanne fino a tre anni di prigione. I pericoli sanitari comprendono sanguinamento grave, problemi urinari, infezioni, infertilità e aumento del rischio di complicazioni del parto e di morti neonatali. Enormi sono le ripercussioni sul piano psicologico.
Circa tre quarti delle donne e delle ragazze del Burkina Faso sono state sottoposte alla circoncisione, ma solo il 9% è a favore della pratica, secondo l’Unicef. Una pratica tradizionale largamente diffusa nel paese africano, nonostante i divieti
La MGF include "la rimozione parziale o totale dei genitali esterni femminili o altre lesioni agli organi genitali femminili per ragioni non mediche". È praticata in 29 paesi in Africa e in alcuni paesi in Asia e Medio Oriente su una stima di tre milioni di ragazze di età compresa tra l'infanzia e i 15 anni.
(BBC News)Le mutilazioni genitali femminili (MGF) sono un fenomeno vasto e complesso, che include pratiche tradizionali che vanno dall'incisione all'asportazione, parziale o totale, dei genitali femminili esterni. Bambine, ragazze e donne che le subiscono devono fare i conti con rischi gravi e irreversibili per la loro salute, oltre a pesanti conseguenze psicologiche. Si stima che nel mondo il numero di donne che convivono con una mutilazione genitale siano circa 125 milioni. Dati gli attuali trend demografici, possiamo calcolare che ogni anno circa tre milioni di bambine sotto i 15 anni si aggiungano a queste statistiche. Gran parte delle ragazze e delle donne che subiscono queste pratiche si trovano in 29 Paesi africani, mentre una quota decisamente minore vive in paesi a predominanza islamica dell'Asia. In alcuni Stati del Corno d'Africa (Gibuti, Somalia, Eritrea) ma anche in Egitto e Guinea l'incidenza del fenomeno rimane altissima, toccando il 90% della popolazione femminile. In molti altri, invece, le mutilazioni riguardano una minoranza, fino ad arrivare a quote tra l'1 e il 4% in paesi come Ghana, Togo, Zambia, Uganda, Camerun e Niger. |
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