giovedì 27 giugno 2019

Il cinico Salvini contro la forza della tranquillità di Karola

La spocchia, l’arroganza, i muscoli, le minacce contro la logica, la fermezza, la determinazione.


È questo il duello di queste ore tra Matteo Salvini e la comandante della Sea Watch, Carola Rakete, 31 anni che da sette lavora al timone di una nave. È di nazionalità tedesca e dopo 14 giorni al largo di Lampedusa ha deciso di forzare il blocco con i 42 naufraghi a bordo, tutti migranti africani fuggiti dalle carceri libiche che tutto volevano fuorché ritornare nell'inferno del paese magrebino.

“Ho deciso di entrare in porto. So cosa rischio ma i naufraghi sono allo stremo”


Salvini quando ha saputo che la Sea Watch stava facendo rotta verso Lampedusa è andato su tutte le furie. L’ha chiamata “Sbruffoncella che vuole fare politica sulla pelle dei migranti

Ma Carola Rakete è tutt’altro che una sbruffoncella. Parla cinque lingue e a 23 anni era già al timone di una nave rompighiaccio.

La cosa che stona di più è che a “sbruffoncella” Salvini ha aggiunto che “vuole fare politica sulla pelle di qualche migrante”. Ma questo è esattamente ciò che ha fatto lui che ha costruito intere campagne elettorali sul tema immigrazione con accenti, peraltro, pesantemente minacciosi tipo: “È finita la pacchia

Carola ha invece detto di se stessa: “La mia vita è stata facile, ho potuto frequentare tre università, a 23 anni mi sono laureata. Sono Bianca, tedesca, nata in un paese ricco e con il passaporto giusto. Quando me ne sono resa conto, ho sentito il bisogno, l’obbligo morale di aiutare chi non aveva le mie stesse opportunità

Comunque vada questa vicenda Carola ha già vinto. Ha sconfitto il capitano spocchioso e arrogante che la minaccia.

La grande ipocrisia salviniana
E mentre la cattiveria di un ministro si accanisce contro 42 persone che in Libia hanno subito ogni sorta di torture impedendo il loro sbarco a Lampedusa, solo questa mattina sono arrivati su un barchino 12 persone facendosi beffe della Guardia Costiera e della Guardia di Finanzia.

Ieri erano sbarcati in 92, nei giorni precedenti, sempre all'insaputa di Salvini e sempre a Lampedusa oltre 200. Gli sbarchi sono continui, ma lui, il cattivo Salvini, continua ad accanirsi contro 42 persone prigioniere su un nave.

E come se non bastasse in queste ore, in preda al livore rabbioso, Salvini ha paventato la costruzione di un muro a Trieste al confine con la Slovenja, proprio su quel confine che fu il simbolo della divisione del mondo in due blocchi. Orribile, semplicemente orribile.




Articolo di
Maris Davis


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