giovedì 29 giugno 2017

Mali. Papa Francesco nomina "Cardinale" il vescovo di Bamako


Nel corso del suo quarto Concistoro tenuto ieri nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco ha nominato cinque nuovi cardinali. L’unico africano è l’arcivescovo di Bamako, Jean Zerbo, diventato così il primo cardinale nella storia del Mali e il 25esimo del continente africano.

I nuovi cardinali, provenienti da 5 nazioni, sono: mons. Jean Zerbo, arcivescovo di Bamako, Malí; mons. Juan José Omella, arcivescovo di Barcellona, Spagna. E poi mons. Anders Arborelius, ocd, vescovo di Stoccolma, Svezia; mons. Louis-Marie Ling Mangkhanekhoun, vescovo titolare di Acque nuove di Proconsolare, vicario apostolico di Paksé, Laos. E infine, mons. Gregorio Rosa Chávez, vescovo titolare di Mulli, ausiliare dell’arcidiocesi di San Salvador, El Salvador.
Con queste nuove nomine il Collegio cardinalizio conterà 121 porporati elettori

Zerbo, considerato dal Papa un artigiano del dialogo tra le religioni, ha avuto un ruolo attivo nei negoziati di pace in Mali, paese di provenienza di una delegazione inter-religiosa (composta anche di esponenti giunti da Benin e Togo) che lo ha accompagnato.

Ma la sua nomina non è passata inosservata negli ambienti vaticani e non solo, per lo scandalo che lo ha coinvolto di recente. Il prelato, a capo di una Chiesa povera (in Mali i cattolici sono solo il 2,4% della popolazione), sarebbe infatti detentore di conti bancari in Svizzera per un valore complessivo di 12 milioni di euro.

Con Jean Zerbo è coinvolto anche il vescovo della diocesi di San (sempre in Mali), Jean-Gabriel Diarra, ex numero uno della chiesa cattolica del Mali che secondo quanto svelato dai documenti di SwissLeaks, (elenco di detentori di conti correnti segreti nella banca svizzera HSBC) sarebbe un altro dei firmatari dei conti bancari della Conferenza episcopale maliana (Cem). Il terzo è Cyprien Dakouo, segretario generale della Cem dal 2004. Tutti si sono fino ad ora rifiutati di spiegare le origini del denaro, sostenendo di non avere “niente da nascondere"
(Rfi Afrique)

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