martedì 26 settembre 2017

Nigeria. A processo 1.600 miliziani di Boko Haram

La maggior parte sono detenuti in campi militari. Il Ministero della Giustizia ammette, troppo ritardi nell'azione penale dovuti ad indagini insufficienti.

L'esercito nigeriano mentre arresta alcuni miliziani Boko Haram

Il 9 ottobre si aprirà un grande processo a 1.600 membri del gruppo armato nigeriano Boko Haram. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il Ministro della Giustizia, Abubakar Malami che ha consegnato i casi a diversi procuratori. Ha anche approvato un elenco di giudici. Tutti i sospetti saranno assistiti da un difensore. Dei 1.600 detenuti, 220 probabilmente verranno scarcerati a breve perché mancano le prove di un loro coinvolgimento diretto in azioni militari. Verranno comunque iscritti a programmi di de-radicalizzazione.

Gran parte di questi primi 1.600 imputati rischiano seriamente la pena di morte, visti i gravi capi di accusa a loro carico

Ai detenuti sarà garantita una difesa con avvocati scelti dal Consiglio di Assistenza legale. Secondo quanto hanno reso noto le forze di sicurezza, i miliziani di Boko Haram arrestati e mandati in carcere sono migliaia, ma sino ad oggi risultano pochissime incriminazioni e condanne. Secondo il Ministero della Giustizia, i ritardi nell'azione penale sono dovuti ad insufficienti indagini e problemi logistici.

Il personaggio di maggiore spicco è Khalid al-Barnawi, leader di un gruppo islamico Ansaru (secessionista rispetto a Boko Haram) che era nella lista nera degli Stati Uniti fino al suo arresto in Nigeria, nell'aprile dello scorso anno. È formalmente accusato del rapimento e dell'assassinio di 10 stranieri.
(Globalist)

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