Tutta la mia solidarietà a Furio Honsell, ex sindaco di Udine e candidato alle prossime regionali per il centro-sinistra, nonché mio professore di matematica all'Università.
A segnalarli, al Comune di Udine, sono stati i cittadini. Negli adesivi l'ex sindaco appare vestito con la casacca dei deportati nei campi di concentramento ma ha sul petto il logo dell'Anpi, l'Associazione nazionale dei partigiani italiani, a cui Honsell è stato vicino.
Gli adesivi sono stati notati in via San'Agostino e in piazza Primo Maggio, nel centro storico di Udine. L'ex sindaco del capoluogo friulano, giunto al termine del suo secondo mandato, aveva presentato le dimissioni il 29 dicembre scorso. Il 18 gennaio 2018 gli è subentrato il già vicesindaco, Carlo Giacomello, che resterà in carica fino alle prossime consultazioni elettorali per il rinnovo del consiglio comunale ad aprile.
“Un gesto che dimostra deficienza, nel senso di totale mancanza di conoscenza di quella che è la storia, e questo a prescindere dal fatto che ad essere oggetto di questo vergognoso atto sia stata una figura come quella di Furio Honsell, che proprio sul tema della Resistenza e dell'antifascismo si è sempre battuto in prima persona”
Udine, a nome di tutto il Friuli, è Medaglia d'Oro al valor militare per la Lotta di Liberazione, senza contare il fatto che proprio il capoluogo friulano ha avuto un sindaco, Elio Morpurgo, morto durante la deportazione ad Auschwitz. Lui come milioni di altre persone morte nei campi di concentramento e di sterminio.
Honsell: un gesto da condannare. «Un atto che non merita analisi, ma solo condanna, perché viene meno ai valori più profondi dell'umanità, Si deve assolutamente condannare ogni gesto che strumentalizzi una delle pagine più tragiche della storia dell'umanità, la Shoah. Bisogna soprattutto avere il massimo rispetto per i tantissimi morti, per le innumerevoli sofferenze inflitte a milioni di esseri umani nei campi di sterminio nazisti»
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