sabato 5 gennaio 2019

Litorale Domitio e mafia nigeriana. Traffico di organi e schiave sessuali. Interviene l'FBI

Crocevia internazionale per le schiave del sesso e per le persone rapite destinate al commercio di organi sembra essere il litorale campano.


Un atroce sospetto
C'è chi parte piena di speranze dall'Africa e ricompare nelle città del nord Europa o sulla via Domitiana e c'è chi, invece, una volta lasciato il proprio villaggio, sparisce nel nulla.

La tratta degli esseri umani gestita dalla mafia nigeriana ha due finalità. Entrambe mostruose. Lo sfruttamento delle schiave del sesso, per le ragazze, e il traffico di organi che coinvolge sia uomini che donne. È su questo che lavora una task force internazionale che, dal mese di luglio, vede impegnate l'FBI, la polizia italiana, con lo Sco a coordinare i lavori delle squadre mobili di Caserta, Roma, Palermo e Torino e che, a breve, potrebbe vedere coinvolta anche la polizia canadese.

Sono giunti gli ispettori del Fbi, entrati da una porta laterale del palazzo della Procura di Napoli per non dare nell’occhio. Hanno parlato con i magistrati che si occupano di mafia nigeriana a Castel Volturno e nel casertano. Si sono fatti spiegare le tecniche investigative messe in piedi dalla Dda partenopea da cui hanno appreso notizie e segreti

La traccia
Ripercorrendo un anomalo transito di soldi dalle città statunitensi roccheforti della mafia nera, le indagini degli agenti federali americani si sono incrociate con l'inchiesta che, ormai da anni, impegna la Dda di Napoli sul fronte Casertano.

Da Atlanta, New York City e Chicago è stato monitorato un flusso di denaro costante tra personaggi di un certo rilievo in seno ai Vicking, agli Eyes e ai Black Axe, ovvero i principali gruppi del crimine organizzato nigeriano attivo negli Usa, e immigrati africani che vivono in povertà sul Litorale Domitio. Ricorrendo al money transfer con la Western Union, ma anche a prepagate paypal, pezzi grossi della mafia nera hanno fatto transitare il denaro di attività illecite di varia natura per Castel Volturno.

Il Litorale campano è crocevia di esseri umani, ormai è fatto storico e noto, ma lo è anche crocevia di flussi di soldi veicolati dal crimine organizzato nigeriano. È stato riannodando quei fili che gli agenti dell'Fbi sono stati in Italia, in estate e, in autunno, la polizia italiana incaricata dell'inchiesta si è recata a New York per uno scambio informativo.

I capimafia nigeriani residenti negli Usa utilizzano anche canali di underground banking ovvero servizi finanziari del deep web. Intercettando quei flussi di soldi la Dda e le forze di polizia americane hanno trovato un filo conduttore esistente tra il nord America, il Canada e il Litorale Domitio dove sui conti di insospettabili immigrati arrivano somme di denaro da «deposito» provenienti dai boss neri che vivono nelle grandi città americane e nel Canada.

Soldi che in parte potrebbero provenire dall'imponente giro di droga che la mafia nera gestisce in Europa e in almeno altri due continenti, e che servono per finanziare il principale business: la tratta di esseri umani. Per corrompere funzionari, pagare i traghettatori che accompagnano le vittime lungo il viaggio che risale l'Africa dalla Costa D'Avorio, dal Niger e da altri Paesi del continente africano, servono molti soldi e, a quanto pare, il crimine organizzato che ha base principale a Benin City, in Nigeria, ne dispone.

Indagini a livello internazionale
L'inchiesta è partita seguendo le tracce di passaggi anomali di denaro delle bande criminali della mafia nigeriana negli Stati Uniti (i Vicking, gli Eyes e i Black Axe), e analizzando i flussi, veicolati attraverso i money transfer ma anche paypal, è arrivata a Castel Volturno. Qui, sui conti di insospettabili immigrati nigeriani, arrivano fondi ingenti.

E quando i poveracci che finiscono nelle mani dei trafficanti arrivano in Italia, invece di una vita di speranza inizia l'incubo: le ragazze, nascoste in case abusive della costa casertana, vengono avviate alla prostituzione a suon di pugni, calci, stupri e riti woodoo. Le più belle e giovani sono quindi mandate nei bordelli del nord Europa, mentre le altre restano sulla via Domiziana fino a quando non riescono, se riescono, a ripagare il "debito" contratto con la mafia nigeriana, che si aggira tra i 15 e i 20mila euro a testa.

La rotta
Il denaro parte dall'America e transita per il napoletano e casertano per poi partire verso altre rotte per ora sconosciute, le donne e le ragazze sono destinate al mercato del sesso, come vere e proprie "schiave bambine", e solo in alcuni casi la meta finale delle persone rapite resta il Litorale.

Le connection house allestite nelle oltre 700 case abusive abbandonate lungo la costa casertana sono solo la punta di un iceberg. Lo stato di abbandono totale degli edifici simbolo del mancato boom turistico rappresenta una base sicura da cui far ripartire le ragazze che, contro la propria volontà, massacrate di botte, violentate, legate al nodo del rito woodoo, finiscono nel Nord Europa e nei Paesi scandinavi nei bordelli d'élite. C'è una selezione, spiegano alcune delle ragazze che sono riuscite a pagare il «debito» con la mafia nigeriana e hanno riconquistato la propria libertà dopo aver messo insieme cifre oscillanti tra i 15mila e i 20mila euro. «Le più belle vengono mandate al nord», dicono, «le altre, come me, restano sulla Domitiana». Ma non solo: c'è anche il fenomeno del traffico di organi.

Il listino nigeriano
La tratta che alimenta il traffico di organi resta un fenomeno tutto da esplorare. Non è possibile stabilire quante persone spariscono dai villaggi africani per mano della mafia nera. Inchieste non troppo datate, risalenti al 2010, hanno stabilito alcune delle cifre che muovono il business: un rene «costa» 12 milioni di naira, la moneta nigeriana, ovvero 60mila euro. A Lagos, più volte, la polizia ha trovato donne segregate e costrette a mettere al mondo figli poi destinati al traffico di bambini, al mercato del sesso o alla compravendita di organi. Il cuore della tratta è a Benin City, Edo State.

Traffico di organi
Ma oltre alla prostituzione c'è un orrore più grande. Il traffico di organi, un mondo nel quale ancora gli investigatori non sono riusciti a fare luce. Quel che è certo è che il fenomeno esiste, ma in che termini non si sa di preciso.

Quello che si è accertato è che non tutte le ragazze che partono dalla Nigeria arrivano in Europa. Molte muoiono lungo il viaggio, nel deserto, altre vengono vendute già in Libia e si disperdono nei bordelli libici, ma altre ancora (compresi uomini) restano vittime del traffico di organi.

Ed è proprio questa l'atroce ipotesi fatta dall'FBI americana arrivata negli scorsi mesi in Italia per aiutare la DDA italiana ad analizzare l'anomalo flusso di denaro che transita attraverso la rocca-forte della mafia nigeriana in Italia, il litorale Domitio, Castel Volturno e dintorni.
(Il Messaggero)


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