Già bocciato dal ministro dell'interno Salvini che ha annunciato che l'Italia NON parteciperà alla Conferenza Intergovernativa prevista in Marocco tra due settimane e chiamata ad adottare il "Global Migration Compact" sotto l'egida delle Nazioni Unite.
Scontro sul "Global Compact for Migration", il patto globale sulle migrazioni. Tra due settimane, in Marocco, il 10 e 11 dicembre è in programma la conferenza intergovernativa chiamata ad adottare il documento, il primo accordo negoziato intergovernativo stilato sotto l'egida delle Nazioni Unite per la gestione dei fenomeni migratori.
Il patto punta a realizzare 23 obiettivi partendo dalla raccolta dei dati come base per le politiche da implementare
- L'azione mira a contrastare i fattori negativi e strutturali che impediscono alle persone di costruire e mantenere mezzi di sostentamento nei paesi di origine.
- Intende ridurre i rischi e le vulnerabilità che gli individui affrontano nelle diverse fasi della migrazione.
- Mira alla protezione e al rispetto dei diritti umani, quindi, deve essere abbinata l'assistenza rispettando, proteggendo e rispettando gli individui che abbandonano il proprio paese e che hanno bisogno di assistenza nel loro percorso.
L'intesa punta a occuparsi anche delle legittime preoccupazioni degli Stati e delle comunità, riconoscendo che le società stanno subendo cambiamenti demografici, economici, sociali e ambientali che sono connessi a fenomeni migratori.
Il Global Compact si sforza di creare condizioni favorevoli che consentano a tutti i migranti di arricchire le società attraverso le loro capacità umane, economiche e sociali.
Oggi, evidenziano le stime dell'Onu, ci sono oltre 258 milioni di migranti in tutto il mondo che vivono fuori dal loro paese di nascita. La cifra è destinata ad aumentare per l'aumento della popolazione e della connettività, l'ulteriore sviluppo del commercio, l'allargamento delle disuguaglianze, gli squilibri demografici e i cambiamenti climatici. Nel settembre 2016 l'Assemblea Generale ha deciso, attraverso l'adozione della Dichiarazione di New York per i rifugiati e i migranti, di sviluppare un patto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare.
L'iter per sviluppare il patto è cominciato ad aprile 2017. Il 13 luglio 2018 gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno finalizzato il testo. Il 10 e 11 dicembre, a Marrakech è in programma la conferenza intergovernativa chiamata ad adottare il patto.
Il Global Compact non sarà legalmente vincolante. Il patto, ricorda l'Onu, è fondato sui valori della sovranità statale, sulla condivisione delle responsabilità, sulla non discriminazione e sui diritti umani. Il documento, inoltre, si basa sul riconoscimento della necessità di un «approccio cooperativo per ottimizzare i benefici complessivi della migrazione, affrontando i rischi e le sfide per gli individui e le comunità nei paesi di origine, transito e destinazione»
- 1. Raccogliere e utilizzare dati accurati e disaggregati come base per le politiche basate su elementi concreti.
- 2. Ridurre al minimo i fattori negativi e i fattori strutturali che costringono le persone a lasciare il loro paese d'origine.
- 3. Fornire informazioni accurate e tempestive in tutte le fasi della migrazione.
- 4. Garantire che tutti i migranti abbiano la prova dell'identità legale e documentazione adeguata.
- 5. Migliorare la disponibilità e la flessibilità dei percorsi per la migrazione regolare.
- 6. Agevolare il reclutamento equo ed etico e salvaguardare le condizioni che garantiscono un lavoro dignitoso.
- 7. Affrontare e ridurre le vulnerabilità nella migrazione.
- 8. Salvare vite umane e organizzare sforzi internazionali coordinati per i migranti dispersi.
- 9. Rafforzare la risposta transnazionale al traffico di migranti.
- 10. Prevenire, combattere e sradicare la tratta di esseri umani nel contesto della migrazione internazionale.
- 11. Gestire i confini in modo integrato, sicuro e coordinato.
- 12. Rafforzare la certezza e la sistematicità delle procedure di migrazione per gestire in maniera appropriata screening, valutazione e rinvio.
- 13. Utilizzare la detenzione solo come misura di ultima istanza e lavorare per individuare alternative.
- 14. Migliorare la protezione consolare, l'assistenza e la cooperazione nel ciclo migratorio.
- 15. Garantire l'accesso ai servizi di base per i migranti.
- 16. Responsabilizzare i migranti e le società affinché si realizzino la piena inclusione e la coesione sociale.
- 17. Eliminare tutte le forme di discriminazione e promuovere un discorso pubblico basato su elementi concreti per modellare la percezione della migrazione.
- 18. Investire nello sviluppo delle competenze e facilitare il riconoscimento reciproco delle competenze e delle qualifiche.
- 19. Creare condizioni affinché i migranti contribuiscano pienamente allo sviluppo sostenibile in tutti i paesi.
- 20. Promuovere il trasferimento più rapido, più sicuro ed economico delle rimesse e favorire l'inclusione finanziaria dei migranti.
- 21. Cooperare per agevolare il ritorno sicuro e dignitoso e la riammissione, nonché la reintegrazione sostenibile.
- 22. Stabilire meccanismi per la portabilità dei diritti di sicurezza sociale e dei benefici ottenuti.
- 23. Rafforzare la cooperazione internazionale e la partnership globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare.
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