Gli episodi avvenuti alla vigilia della giornata internazionale contro la violenza di genere. Da Genova a Napoli, quasi tutte le vittime avevano già subito soprusi.
Firenze, strangola la fidanzata durante una vacanza
Le ha stretto le mani intorno al collo e l’ha strangolata fino a ucciderla. Il motivo? Banale, apparentemente. Una lite, qualche insulto. Ma alla fine un 30enne messicano ha ucciso sua moglie, una cinese di 21 anni, in un ostello di Firenze, il Plus Ostel, proprio durante il loro viaggio di nozze. I due, infatti, si erano sposati da circa un mese e sul passaporto del messicano è comparso anche un timbro per un passaggio a Parigi. A Firenze la coppia si trovava da circa dieci giorni.
Il 30enne è stato arrestato per omicidio volontario e ora si trova in carcere, a Sollicciano. Davanti al pm si è avvalso della facoltà di non rispondere. Secondo le prime ricostruzioni delle forze dell’ordine, ha strangolato la moglie come reazione a un diverbio in camera, poi è sceso alla reception dicendo che la donna stava male. A quel punto in camera, insieme con lui, è salita una dipendente della struttura che ha constatato che la 21enne era gravissima ed ha allertato i soccorsi. In quei momenti all'addetta della reception il 30enne avrebbe detto di averla uccisa. I sanitari giunti sul posto hanno provato inutilmente a rianimare la donna ma è morta.
Rimini, marito arrestato dopo il suicidio della moglie
Un uomo di 57 anni di Valconca, in provincia di Rimini, mercoledì è finito in manette dopo aver minacciato di morte la figlia, rea di averlo denunciato, insieme alla madre, per maltrattamenti in famiglia. La vicenda inizia lo scorso settembre, quando, dopo 34 anni di matrimonio, le due donne trovano il coraggio di denunciare il 57enne ai carabinieri.
L’uomo viene allontanato da casa, ma il procedimento va avanti fino allo scorso 19 ottobre, quando il tribunale conferma il provvedimento di allontanamento. Una pronuncia che, però, non basta alla donna. Il giorno dopo, per le vessazioni subite, decide di togliersi la vita. Ieri, venerdì 23 novembre, si è svolto l’interrogatorio di garanzia davanti al gip del tribunale di Rimini, al quale l’uomo si è rivolto per chiedere i domiciliari. Il 57enne ha infatti definito uno “sfogo” le minacce nei confronti della figlia. “È giusto e doveroso denunciare i soprusi, ma questa vicenda è estremamente complicata, non siamo di fronte ad un mostro – ha spiegato il suo avvocato, Giuliano Cardellini – Il mio cliente era già stato allontanato da casa quando si è verificata la tragedia”, aggiungendo che, prima di settembre, non c’erano state altre denunce.
Napoli, aggredisce la ex in strada. I cittadini lo fanno arrestare
La perseguitava da tre anni, da quando uscì dal carcere dove era detenuto per rapina. Lei aveva annunciato di voler interrompere la loro relazione. Da allora nessuna tregua. Le minacce di morte si sono alternate ad aggressioni fisiche e verbali. Tutto per non rassegnarsi alla fine della storia.
L’ultimo episodio è avvenuto ieri, in strada, a Pozzuoli, quando l’uomo, un 32enne, si è impossessato del telefono della ex, con l’intenzione di picchiarla. Tempestivo l’intervento di alcuni passanti che hanno subito chiamato il 112, facendo arrestare il molestatore. Lo stalker è ora accusato di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e rapina commessi ai danni della ex compagna e si trova ai domiciliari, in attesa di giudizio. La donna è stata accompagnata in ospedale per un trauma al braccio.
Cerca di uccidere la moglie in Germania. Arrestato a Bari dopo una fuga di 20 giorni
Dopo averla attirata in trappola dandole un falso appuntamento, ha cercato di ucciderla con un coltello lungo 20 centimetri. Poi, convinto di esserci riuscito, si è dato alla fuga, per 20 giorni, lasciandola agonizzante a terra.
Per questo un latitante di nazionalità afgana è stato arrestato a Bari mentre tentava di nascondersi al porto. L’uomo, un 35enne residente in Germania, in fase di separazione, è accusato di tentato omicidio e su di lui pende un mandato di arresto europeo. Il fuggitivo in questi giorni ha attraversato alcune frontiere di alcuni paesi del Nord Europa, fino ad arrivare in Italia. Al molo si era rifugiato tra i numerosi mezzi pesanti parcheggiati nell'area di fronte alle banchine di attracco delle motonavi dirette in Grecia.
Bologna, botte alla moglie davanti al figlio. Arrestato
L’ha insultata, le ha sputato addosso e schiaffeggiata. Il tutto davanti agli occhi del figlio piccolo. Per questo un 27enne di origini tunisine di Castel San Pietro Terme, nel Bolognese, è finito ai domiciliari. La vittima è la moglie di 34 anni che, subito dopo la violenza, ha chiamato i carabinieri per denunciare l’accaduto. Il fatto, secondo quanto denunciato, è avvenuto sotto l’abitazione dei due. La 34enne era appena tornata a casa con il piccolo dopo essere andata a prenderlo alla scuola materna.
Genova, sfonda la porta della ex e tenta di aggredirla, arrestato
Ha sfondato la porta di casa della sua ex a calci e una volta dentro ha cercato di aggredirla minacciandola di morte. Per questo un 33enne di origini serbe la scorsa notte è stato arrestato dai carabinieri di Chiavari, in provincia di Genova.
A chiamare i soccorsi un vicino che ha sentito le urla della donna, scappata in strada per sfuggire alla furia dell’ex convivente. L’uomo era già stato ammonito un mese fa dal questore di Genova dopo aver manifestato segni di violenza e gli era proibito avvicinarsi alla casa. Due settimane fa si era ripresentato dalla donna e, dopo averle sfondato anche in quel caso la porta, l’aveva picchiata davanti ai due figli minorenni. La vittima era stata ricoverata in ospedale con una prognosi di 20 giorni. L’uomo era stato fermato ma il pm aveva deciso di non mandarlo in carcere.
(Il Fatto Quotidiano)La nostra Campagna Informativa "No alla Violenza sulle Donne" - clicca qui - |
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