domenica 11 novembre 2018

Omicidio Desirée, arrestato lo spacciatore. Forniva la droga anche ai minorenni

Secondo le testimonianze è stato lui, con i farmaci sottratti alla madre (gocce di Tranquillit in primis), a portare nel palazzo dell'orrore di via dei Lucani le sostanze utilizzate dal branco insieme al mix di metadone, eroina e crack, per stordire Desirée Mariottini.


E ora quell'uomo, Marco Mancini, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile. È un romano di 36 anni, incensurato. A San Lorenzo sembra che avesse iniziato a operare da poco tempo, tanto che qualche giorno prima della morte della sedicenne di Cisterna di Latina, era stato aggredito in strada da altri gruppi di spacciatori che mal sopportavano la sua presenza. Sono le stesse testimoni chiave dell'inchiesta, Muriel e Giovanna, a parlarne negli uffici della Questura non sapendo di essere intercettate dagli inquirenti.

Le due donne discutono di Marco, dell'appuntamento che l'uomo aveva dato a Muriel ma al quale non si era presentato, forse per quel «coltello infilzato nella gamba». Gli agenti della Squadra Mobile sono riusciti a trovarlo anche grazie ai controlli sulle vendite nelle farmacie delle sostanze rinvenute nel palazzo abbandonato e citate nelle ampie testimonianze di coloro i quali, la notte del 18 ottobre scorso, erano in via dei Lucani. L'uomo potrebbe essere indagato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Mancini, secondo gli inquirenti, «con più azioni esecutive di uno stesso disegno criminoso, illecitamente deteneva e cedeva sostanze stupefacenti come cocaina, eroina e psicofarmaci che inducono effetti psicotropi anche contenenti 'quetiapinà, cedendole a persone che a tale fine frequentavano i locali di via Dei Lucani 22» e quindi anche a Desirée Mariottini, «minore di anni 18»

«L'indagato è stato rintracciato presso la fermata metropolitana "Pigneto". All'atto della controllo, inoltre, Mancini è stato sottoposto a perquisizione personale e locale. All'uomo sono state sequestrate 12 dosi di cocaina e psicofarmaci di vario genere, motivo per cui lo stesso è stato segnalato all'Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope»

Spunta un quinto stupratore. «Violentata anche da morta»
Desirée Mariottini
«La cosa orribile è che hanno abusato di lei anche dopo la morte, post mortem». Mangiano merendine mentre aspettano di essere interrogati dagli inquirenti in Questura. Non sanno che gli agenti della Squadra Mobile hanno tappezzato quella sala d'aspetto di cimici. Non sanno di essere intercettati.

Tra una battuta su dove andare a trovare la droga, «nella città Africa sulla Tiburtina» cioè la ex-Penicillina, e quanto pagarla, sui furti messi a segno per accaparrarsi un pezzo, ripercorrono quelle ore nel palazzo dell'orrore in via dei Lucani, a San Lorenzo, dove è morta la sedicenne Desirée Mariottini, drogata e stuprata da un branco di extracomunitari. Sono i testimoni chiave dell'inchiesta che, per il momento, ha portato in carcere 4 persone per omicidio volontario e violenza di gruppo, e non sapendo di essere intercettati 

Intanto si aspettano i risultati del Dna estratto dai campioni biologici sul corpo di Desirée per capire in quanti l'abbiano violentata

Sempre dalle intercettazioni ambientali emergerebbe un quinto uomo, oltre ai 4 fermati con l'accusa di omicidio volontario. Si tratterebbe di un marocchino che, secondo il racconto di un'altra testimone, Narcisa, avrebbe abusato della ragazza dopo il suo decesso: «Il bulgaro mi ha detto che ha visto un marocchino di carnagione bianca che si faceva la ragazza mentre quella lì era morta».
(Il Messaggero)


Condividi su Facebook




Nessun commento:

Posta un commento