sabato 8 dicembre 2018

Ancona, tragedia in discoteca. Fuggi-fuggi generale provoca 6 morti e un centinaio di feriti

Qui è morto il mio migliore amico”. Sono drammatiche le testimonianze di quanti erano presenti questa notte discoteca “Lanterna azzurra” di Corinaldo, vicino Ancona, per il concerto del rapper Sfera Ebbasta.

Il fuggi fuggi generale ha provocato almeno sei morti e un centinaio di feriti, alcuni sono gravi. “Abbiamo visto dei corpi stesi per terra, coperti da teli bianchi e un uomo che si aggirava, come un sonnambulo. Continuava a ripetere "mia figlia è morta

Col trascorrere delle ore comincia a delinearsi con maggiore nitidezza la ricostruzione di cosa è accaduto la notte scorsa nella discoteca di Corinaldo, vicino Ancona, e soprattutto sono tante le persone che stanno raccontando quanto hanno visto.

Sei le vittime finora accertate ma ci sono diversi feriti in gravi condizioni. Le vittime sono tutti adolescenti tra i 14 e i 16 anni e una mamma di 39 che accompagnava la figlia. I feriti sarebbero un centinaio, tra di loro 13 gravi, accolti in ospedale in codice rosso.

Testimoni della tragedia di questa notte sono soprattutto ragazzi che erano arrivati nella discoteca “Lanterna azzurra” di Corinaldo per il concerto del rapper Sfera Ebbasta.

Tanti adolescenti sopravvissuti al fuggi fuggi generale hanno lasciato in lacrime il luogo del disastro. “Che cosa volete che vi dica? – ha urlato sconvolto uno di loro -. Stasera qui è morto il mio migliore amico”. “Abbiamo visto dei corpi stesi per terra, coperti da teli bianchi e un uomo che si aggirava, come un sonnambulo, continuava a ripetere ‘mia figlia è morta”, la testimonianza di una donna giunta in ospedale per assistere la figlia quattordicenne rimasta ferita.

Al vaglio degli inquirenti c’è l’ipotesi che a scatenare il panico sia stato uno spray al peperoncino spruzzato da qualcuno. “Stavamo ballando in attesa che cominciasse lo spettacolo di Sfera Ebbasta, quando abbiamo sentito un odore acre, siamo corsi verso una delle uscite di emergenza ma l’abbiamo trovata sbarrata, i buttafuori ci dicevano di rientrare”, è quanto ha raccontato un sedicenne che ha detto di aver visto morire un ragazzo schiacciato.

Di sicuro, dalle testimonianze anche video che si raccolgono sui social, si intuisce che nella discoteca erano presenti probabilmente più di mille persone, numero ben superiore alle circa 600 consentite nel locale. Troppe, secondo quanto riferiscono i carabinieri sulla base delle prima indagini: i biglietti venduti sarebbero stati più dei posti permessi.

I precedenti: spray ai concerti, usato per commettere piccoli furti
La memoria è andata subito alla strage di piazza San Carlo, ma non è la prima volta che a un concerto viene spruzzato dello spray al peperoncino. Un precedente proprio nei concerti di Sfera Ebbasta nelle Marche, a Senigallia, nel locale Mamamia, e in un altro caso a Torino a settembre. L'ipotesi è che venga usato come diversivo per piccoli furti. La 'banda dello spray al peperoncino' aveva colpito anche in occasione del concerto di Ghali, rapper italo-tunisino, sempre a Torino: in quell'occasione il concerto era stato sospeso del tutto.

Il rapper con oltre un milione e mezzo di follower
Il 26enne cantante di Cinisello Balsamo, il cui vero nome è Gionata Boschetti, è considerato uno dei fenomeni musicali del momento con oltre un milione e cinquecento mila follower solo su Instagram e il suo "Sfera Ebbasta - RockStar tour" sta registrando grandi successi ovunque. Il suo ultimo album "Rockstar" è doppio disco di platino.

Le sue parole dopo la tragedia. "Non voglio esprimere giudizi sui responsabili di tutto questo, vorrei solo che tutti quanti vi fermaste a pensare a quanto può essere pericoloso e stupido usare lo spray al peperoncino in una discoteca. Grazie a tutte le persone, le ambulanze e le forze dell'ordine che hanno prestato soccorso durante la notte. Per quanto poco possa servire il mio affetto e il mio sostegno vanno alle famiglie delle vittime e a quelle dei feriti e proprio per rispetto di questi ultimi tutti gli impegni promozionali e gli instore dei prossimi giorni verranno cancellati. La musica dovrebbe essere uno strumento che unisce le persone, speriamo che lo diventi davvero"
(la Repubblica)


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