Il governo del Burundi ha chiesto all'agenzia per i diritti umani delle Nazioni Unite (UNHCR) di lasciare il paese.
Il governo della nazione dell'Africa orientale è da lungo tempo irritato per i rapporti delle Nazioni Unite che descrivono la brutale repressione del dissenso in atto da quando il presidente Pierre Nkurunziza decise di modificare la Costituzione per poter correre per un terzo mandato, nel 2015.
Il Burundi è tra i più prolifici mattatoi umani degli ultimi tempi
Le atrocità commesse nel paese hanno indotto la Corte penale internazionale ad autorizzare un'indagine su presunti reati sponsorizzati dallo stato che includevano omicidio, stupro e tortura. La risposta del governo è stata il ritiro, l'anno scorso, della propria adesione al tribunale dell’Aja.
Il Burundi ha smesso di collaborare con l'UNHCHR più di due anni fa, accusandolo di "complicità con i golpisti e i nemici del Burundi" dopo la pubblicazione di un rapporto che sosteneva "il coinvolgimento del regime in abusi sistematici e il rischio di genocidio"
(Voice of Africa News)
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