sabato 12 agosto 2017

Kenya, l'opposizione denuncia cento morti tra cui molti bambini. Situazione grave nel post-elezioni

Scontri nella bidonville di Kibera, Nairobi

Altissima la tensione nel Paese, mentre gli oppositori contestano la vittoria del presidente Kenyatta. Scontri e guerriglia urbana a Nairobi iniziati subito dopo la proclamazione della vittoria di Uhuru Kenyatta, il presidente uscente.

Il Kenya si è risvegliato in un clima di violenza questa mattina. Almeno 12 persone, fra le quali un bambino di 9 anni, sono morte durante le proteste seguite alle elezioni che hanno visto la vittoria del presidente Uhuru Kenyatta. Ma l'opposizione parla dell'uccisione di "un centinaio di persone e fra questi 10 bambini". Fonti mediche e di polizia hanno riferito dei decessi, in un clima che ricorda quello del 2008, quando gli scontri violenti tra vittoriosi e perdenti,anche allora lo sconfitto era Raila Odinga, si portò a un bagno di sangue con centinaia di morti.

"Questo terrore di Stato è stato perpetrato in seguito ad una meticolosa preparazione", ha denunciato James Orengo, esponente della National Super Alliance (Nasa), in una conferenza stampa a Nairobi. Intanto la Commissione Diritti Umani del Kenya ha detto di aver contato 24 morti nelle proteste scoppiate nelle roccaforti dell'opposizione dopo le elezioni di martedì.

Solo a Nairobi, nella bidonville di Mathare, sono morte una decina di persone fra le quali una bambina di 9 anni. In questa stessa zona Medici Senza Frontiere ha soccorso 9 feriti. A Kisumu, nell'Ovest del paese, una persona è stata uccisa "da colpi di arma da fuoco e altre sono state ferite", ha detto il dottor Ojwang Lusi, responsable sanitario della contea. Nella contea contigua, quella di Siaya, la polizia ha confermato il decesso dell'autista di una moto usata come taxi.

Sempre nella giornata di ieri centinaia di poliziotti in assetto antisommossa si sono schierati nelle strade di Nairobi, per i timori di ulteriori proteste da parte dei sostenitori dell'opposizione. E infatti sono iniziati gli scontri nelle zone dove i pro-Odinga sono in maggioranza, come nella bidonville di Kibera, dove gruppi di giovani stanno lanciando pietro contro le forze dell'ordine.

Nel 2007, in seguito ad altre elezioni contestate in cui fu sconfitto Odinga, vi furono 1.200 morti e 600mila sfollati in scontri etnici post-elettorali.
(la Repubblica)

Questa mattina abbiamo contatto via WhatsApp la nostra amica Giulia Dal Bello, cooperante nella zona di Meru, nel Kenya Centrale, sulla situazione di queste ore. Ci ha risposto di non preoccuparci.

"Ciao a tutti, si, qui contestano e molti governatori e MP (l'opposizione) faranno ricorso ma c'è poco da fare. Qui bene, a Nairobi invece ci sono scontri ma noi siamo tranquilli. Io sono in zona Kenyatta (una zona a favore del presidente) quindi qua si fanno grandi feste per strada"

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