Dal prossimo ottobre Air Cairo potrebbe attivare con un nuova linea aerea Malpensa-Sharm El-Sheikh.
Sharm El-Sheikh
Il prezzo batte la paura. A dirlo sono gli ultimi numeri sui flussi turistici verso l'Egitto. A farla da padrone sono soprattutto le low cost e i charter, con cui l'Autorità per il Turismo egiziana ha elaborato un programma di sussidi, come spiega ad ANSAmed il presidente dell'Egyptian Tourist Authority, Hisham El Demery.
È un fatto che 'oltre il 90 per cento degli italiani che vengono in Egitto lo fanno con voli charter e ora anche con le low cost'. Si continua a lavorare bene con i pacchetti, volo più albergo.
A fine ottobre, fanno sapere fonti dell'Autorità per il Turismo egiziano, Air Cairo dovrebbe aprire la prima tratta Milano Malpensa-Sharm el Sheik. Il vettore di proprietà di Egyptair, National Bank of Egypt e Banque Misr, che opera collegamenti settimanali da Hurgada e Sharm El Sheikh con diverse città europee, quali Stuttgart, Hannover, Dusseldorf, Copenhagen, Oslo, Billund, Belgrade, Tbilisi e Praga - potrebbe così entrare sul mercato italiano. Un mercato, ricorda El Demery, 'per noi molto importante e su cui la nostra azione è a 360 gradi'.
Le due campagne di promozione lanciate a settembre 2016 e giugno 2017, rimarca, 'hanno portato i turisti italiani a scegliere di tornare da noi'. "Sono molto fiducioso in merito ai dati di luglio e agosto e su quelli del prossimo inverno', conclude.
Gli ultimi dati relativi al solo mese di giugno parlano per l'Italia di 18 mila presenze a giugno, contro gli oltre 89 mila tedeschi e gli oltre 23 mila statunitensi, su di un totale di arrivi complessivi che supera i 532 mila visitatori.
Nel frattempo, fa sapere il direttore dell'Ente del Turismo egiziano in Italia, Emad Fathy, 'non abbiamo registrato cancellazioni di prenotazioni' in seguito all'attacco del 14 luglio a Hurgada, sul mar Rosso. In quell'episodio morirono accoltellate due turiste tedesche e una cittadina ceca.
(Ansa)
Boicottiamo il turismo verso l'Egitto
Prima la "Verità per Giulio Regeni"
C'è un'Italia che ha la memoria corta. Si è stracciata le vesti quando un suo concittadino, il giovane studente universitario Giulio Regeni è stato barbaramente torturato e ucciso al Cairo dalla polizia segreta egiziana gridando a squarciagola "Verità per Regeni", eppure continua a fare affari con il dittatore Al-Sissi, forse il vero responsabile di quell'atroce uccisione e di altre migliaia di "scomparse" di dissidenti politi. Sul caso Regeni l'Egitto si è sempre fatto beffe dell'Italia e il ritiro dell'ambasciatore italiano è solo fumo negli occhi. L'Egitto ora ha bisogno dei turisti, perché sul turismo si basa gran parte della sua economia, e l'Italia come niente fosse si accorda con quegli stessi egiziani che hanno ucciso Giulio. È proprio vero, il tempo cancella tutto, perfino le ingiustizie, e l'Egitto ha contato proprio sulla memoria corta degli italiani per continuare a fare i suoi loschi affari, far sparire i dissidenti politici e a reprimere ogni forma di opposizione politica. (Maris) |
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