Dopo le forti piogge che hanno colpito la capitale, il comune di Niamey ha chiesto alla popolazione colpita di trasferirsi temporaneamente nelle scuole. Da giugno, a causa delle inondazioni causate dalle forti piogge soprattutto nelle zone desertiche, almeno 50 persone sono morte e 123mila sono rimaste senza casa.
Secondo l'ultimo bollettino dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari a Niamey, il maltempo ha causato anche il crollo di 13.875 case.
A metà di maggio, l’ONU aveva suonato il campanello di allarme per i rischi di ulteriori inondazioni. Il Niger e i suoi partner avevano già elaborato un “piano di sostegno” di 6,5 milioni di dollari.
Nel 2015 erano state quasi 103mila le persone colpite dalle inondazioni, che avevano causato decine di morti. Nel 2016, almeno 50 persone erano morte sempre a causa di inondazioni che avevano colpito 145.000 persone, in particolare nelle regioni desertiche di Agadez e Tahoua.
(TgCom24)
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