martedì 22 agosto 2017

Sudan, cresce il traffico di esseri umani


Secondo testimonianze raccolte da Radio Dabanga, una radio indipendente sudanese, sarebbe in aumento la tratta degli esseri umani nella regione orientale del Sudan, composta dagli stati di Kassala, Mar Rosso ed El Gedaref. Il Sudan orientale costituisce il primo tratto della rotta migratoria del Mediterraneo centrale per i migranti dei paesi del Corno d’Africa, che raggiungono poi la Libia e da lì le coste italiane.

Le testimonianze mettono in relazione il fenomeno con quello dell’aumento di autoveicoli privi di targa nella zona. Secondo un ascoltatore della radio, le autovetture potrebbero appartenere alle forze dell’ordine sudanesi, oppure essere state contrabbandate attraverso il confine libico e ciadiano da gruppi terroristici quali Boko Haram, che poi si avvantaggerebbero del traffico di migranti e richiedenti asilo. Il mese scorso la polizia avrebbe organizzato una campagna di sequestri di questo genere di autoveicoli, fermando 135 macchine, 203 veicoli a 3 ruote, chiamati localmente tuk tuk (o risciò), e 26 motociclette.

Frequenti sono i casi di rapimenti di rifugiati e richiedenti asilo, nella zona in maggioranza eritrei o etiopici. In marzo la polizia ne ha liberati 11 e altri 56 in aprile. Nel 2016 furono almeno 200 le persone cadute nelle mani dei trafficanti, a detta del capo della polizia di Kassala, Mag. Gen. Yahya Hadi Suleiman. Altri casi finiscono spesso nelle cronache dei mass media locali.

La scorsa settimana, in un incontro delle polizie degli stati di Kassala, El Gedaref e El Gezira, il portavoce della polizia di quest’ultimo stato, Hatem Osman, ha dichiarato che in un’operazione condotta nei primi mesi dell’anno in un solo distretto, quello di Al Butana, sono stati arrestati 75 trafficanti di esseri umani, di armi e di bestiame razziato.

Le frequenti operazioni della polizia per individuare i trafficanti diventano spesso indiscriminati rastrellamenti di casa in casa, che finiscono per tramutarsi in distruzioni di abitazioni o in furti di beni di proprietà di privati cittadini, provocando scontri e disordini.

Funzionari delle forze dell’ordine sudanesi sono stati spesso accusati di essere coinvolti nel traffico di persone. Un rapporto di ricercatori europei, The Human Trafficking Cycle: Sinai and Beyond (Il ciclo del traffico di essere umani: Sinai e oltre) sostiene che funzionari sudanesi agiscono in combutta con trafficanti eritrei per facilitare i passaggi. Stessa accusa è mossa da ricerche e rapporti della società civile sudanese.
(Radio Dabanga)

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