Un riscatto di 200 mila dollari è stato chiesto dai rapitori dei due sacerdoti sequestrati domenica a Beni, nella provincia occidentale del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo (RDC). A darne notizia è l’agenzia turca Anadolu citando fonti locali.
"I rapitori degli abati Charles Kipasa e Jean-Pierre Akilimali, hanno contattato martedì la diocesi di Beni-Butembo chiedendo un riscatto di 200 mila dollari per rilasciare gli ostaggi", ha detto ieri Gilbert Kambala, presidente della società civile di Beni. Il modus operandi dei rapitori, suggerisce che si tratti di una "rete di criminali che operano in città" e non di una milizia armata, ha aggiunto.
Contattato da Anadolu, il vescovo di Beni-Butembo, Melchisedec Sikuli, si è rifiutato di parlare del sequestro, ma un funzionario della diocesi coperto da anonimato, ha assicurato che la diocesi “non pagherà alcun riscatto perché è lo Stato ad avere il compito di rintracciare i rapitori e liberare i sacerdoti”. La richiesta di riscatto è stata confermata all'agenzia anche da una fonte del governo locale che ha parlato di un’operazione speciale per trovare i due ostaggi.
I sequestri sono comuni nella provincia del Nord Kivu lacerato da oltre 20 anni da conflitti armati, come l'intera parte orientale della R.D. del Congo, ricca di minerali preziosi.
Nell’ottobre 2012, altri tre sacerdoti cattolici della Comunità dell’Assunta erano stati rapiti dai ribelli ugandesi delle Forze democratiche alleate (Adf) ar Mbau, una cittadina nei pressi di Beni. Secondo alcuni testimoni questi sacerdoti sarebbero stati uccisi dai loro rapitori.
(Anadolu)
Nessun commento:
Posta un commento