venerdì 14 luglio 2017

Francia. Un anno fa la strage di Nizza

Per ricordare le vittime della peggiore strage del dopoguerra avvenuta a Nizza 86 palloncini colorati voleranno in cielo.

Il giorno in cui la Francia festeggia la "Presa della Bastiglia", il 14 luglio, Nizza ricorda gli 86 morti e i 450 feriti dell'attentato dell'anno scorso sulla Promenade des Anglais dove, alle 22,34, poco dopo la fine dei fuochi d'artificio per la festa nazionale del 14 luglio un camion di 19 tonnellate si è lanciato a tutta velocità sulla folla, per due chilometri, e in meno di tre minuti ha fatto cadere la gente come "birilli", come raccontarono i testimoni.

Alla guida del camion Mohamed Lahouaiej Bouhlel, tunisino di 31 anni, mentalmente instabile. Fu fermato nella sua folle corsa da agenti di polizia che esplosero colpi d'arma da fuoco contro la cabina di guida. L'attacco fu rivendicato dall'Isis due giorni dopo.

"Nulla ci metterà a terra"
"Nulla ci può mettere a terra", lo dice il sindaco di Nizza. "Renderemo omaggio a una città martire. Lanceremo anche un messaggio di speranza, quello di un popolo in piedi. Il popolo francese in una grande città della Francia". La commemorazione si preannuncia come una lunga giornata di raccoglimento e omaggio a tutte le vittime e alle loro famiglie.

Tante domande ancora senza risposta
Un anno dopo la parola "choc" è ancora sulla bocca di tanti e nella mente di chi non vuole parlare. Come lo scorso 27 giugno all'uscita di un anfiteatro cittadino, dopo l'udienza straordinaria convocata dai tre giudici incaricati di seguire il caso, arrivati da Parigi.

Alle parti civili i magistrati hanno comunicato lo stato di avanzamento delle inchieste e alcune prime conclusioni. È tanta la delusione dei famigliari delle vittime come sono tante le domande che non hanno ancora trovato risposta. Più di tutte una ritorna: "Come mai il camion guidato da Bouhlel è potuto entrare così facilmente sulla Promenade?". Un anno dopo, alcune tipologie di camion possono ancora circolare in quel tratto della Promenade. Un'autorizzazione che suscita critiche e alimenta altri dubbi sul dispositivo di sicurezza di quella sera.
  • Quel 14 luglio ci sono stati malfunzionamenti del dispositivo di sicurezza?
  • Lo Stato ha effettivamente fatto la sua parte nel proteggere i cittadini?
  • Chi è responsabile?
Ad oggi sono nove le persone in stato detentivo, sospettate di aver fornito armi all'attentatore, ma le indagini continuano sia in Francia che all'estero. Se l'assalto è stato formalmente rivendicato dall'Isis, nei fatti le inchieste non hanno ancora confermato il collegamento diretto tra il gruppo estremista e il 31enne tunisino. All'uscita dell'incontro con i magistrati il 27 giugno tanta rabbia, anche per la totale mancanza di empatia nel racconto di quanto accaduto il 14 luglio, un racconto freddo come in un film di serie B. Il 10 luglio gli stessi giudici hanno incontrato a Parigi i famigliari delle vittime di altre regioni.

Dopo quella strage seguirono tanti emulatori con i camion
Gli attentati portati a termine utilizzando i veicoli, camion, van o auto, sono codificati e suggeriti nel magazine on line dell'Isis 'Rumiyah' del novembre 2016, l'anno in cui i miliziani misero a segno le stragi di Nizza e di Berlino. "Nonostante facciano parte della vita moderna di tutti i giorni", si legge in una pagina della rivista, "pochi comprendono il potenziale distruttivo dei veicoli a motore e come siano in grado di mietere un gran numero di vite umane se usati in modo premeditato. Ciò è stato dimostrato in modo superbo dal fratello Mohamed Lahouaiej-Bouhlel che, viaggiando a una velocità di 90 km orari, ha fatto piombare il suo tir di 19 tonnellate sulla folla che celebrava il Giorno della Bastiglia a Nizza, ha ucciso 86 cittadini Crociati e ne ha feriti altri 434"

Se quel che gli esperti definiscono "terrorismo veicolare" non è una novità per il Medio Oriente (in Israele, ad esempio, con gli attacchi condotti da palestinesi), per l'Isis a Nizza è stato sperimentato sul campo un metodo, utilizzato poi da diversi "lupi solitari":
  • 14 luglio 2016: un terrorista alla guida del camion fa strage di 86 persone sulla Promenade des Anglais di Nizza prima di essere ucciso;
  • 28 novembre 2016: Ohio State University, Usa: uno studente investe con un'auto alcune persone. Poi scende dal veicolo armato di coltello per ferirne altre prima di essere ucciso da un agente.
  • 19 dicembre 2016: il tunisino Anis Amri alla guida di un camion rubato investe e uccise 12 persone in un mercatino natalizio a Berlino.
  • 22 marzo 2017: Khalid Masood, noleggia un auto, e la lancia a tutta velocità contro i passanti su Westminster Bridge ne uccide 4 per poi schiantarsi contro l'ingresso del palazzo di Westminster. Qui scende dalla vettura e armato di un grande coltello colpisce a morte alla testa l'agente disarmato (nel Regno Unito sono la norma) Ken Palmer, prima di essere eliminato dalla scorta di un ministro.
  • 7 aprile 2017: un richiedente asilo uzbeko, Rakhmat Akilov, 39 anni, si lancia alla guida di un camion sulla folla nella via Drottninggatan a Stoccolma: 4 morti, tra cui una bambina di 11 anni, e una decina di feriti. L'uomo fugge, ma verra' in seguito arrestato.
  • 4 giugno 2017: un furgone travolge i passanti sul London Bridge nella capitale britannica. Il bilancio è di 7 morti, oltre a tre terroristi uccisi dalla polizia.
A Nizza tornano i turisti
Intanto a Nizza si registra una lenta ripresa delle attività legate al turismo, che traina tutta l'economia regionale. L'organizzazione di categoria degli albergatori ha annunciato che in primavera il tasso di occupazione è stato uguale se non superiore rispetto agli anni precedenti, mentre i mesi di maggio e giugno sono stati meno positivi, anche come conseguenza del clima generale di insicurezza in tutta Europa.

Per tornare ad attrarre i turisti il tariffario delle strutture alberghiere è stato abbassato mentre si sono rinnovate le proposte di eventi culturali e sportivi. Il calo più netto riguarda la clientela asiatica. Hanno più difficoltà a ripartire le attività commerciali, in particolare quelle ubicate a ridosso della Promenade des Anglais. I negozianti di Nizza auspicano che "si possa davvero voltare pagina per tornare a lavorare a pieno regime".

Dal 2015 la Francia è stata colpita da otto attentati terroristici che hanno causato 239 morti. È stato appena rinnovato per la sesta volta lo stato di emergenza.
(AGI)

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