La Banca Centrale d’Egitto ha annunciato che il tasso annuo d’inflazione a giugno è salito al 31,95% rispetto al 30,57% di maggio. Nello stesso periodo, l'inflazione annuale dei prezzi al consumo è salita dello 0,1%, dal 29,7% al 29,8%, ha aggiunto l'agenzia ufficiale delle statistiche Campas.
L'inflazione nel paese nord africano dovrebbe aumentare ulteriormente, dopo la decisione presa il 29 giugno dal governo di aumentare i prezzi del carburante (fino al 50%) e dell'elettricità (fino al 42%), nel tentativo di rispettare i termini di un programma di finanziamento di 12 miliardi di dollari in tre anni, concesso dal Fondo monetario internazionale (Fmi).
Il presidente Abdel Fattah al-Sisi e il suo governo si sono infatti impegnati a progredire con misure sensibili di austerità che includono aumenti delle imposte e tagli alle sovvenzioni.
L'Egitto, paese dipendente dall'importazione, è stato colpito da un’inflazione fluttuante in seguito alla decisione del 3 novembre scorso, di ancorare la propria moneta al dollaro statunitense, in modo da difendere la soglia minima del cambio valuta. Tuttavia, da allora il valore della moneta ha subito un deprezzamento di circa la metà.
La Banca Centrale d'Egitto, di fronte all'accelerazione dell'inflazione, ha aumentato i tassi di interesse. Il FMI ha affermato che l'abbassamento dell'inflazione è fondamentale per mantenere il programma di riforme e che aumentare i tassi di interesse potrebbe essere uno strumento appropriato per farlo.
La Banca Centrale ha dichiarato che mira a tagliare l'inflazione al 13 per cento entro la fine del prossimo anno. Il Fmi dovrebbe versare una seconda rata del prestito (1,25 miliardi di dollari) questo mese.
(Reuters)
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