giovedì 20 luglio 2017

Sud Sudan. Siti d'informazione oscurati per la diffusione di notizie ostili al regime

Da lunedì il ministero dell’Informazione sud sudanese ha reso inaccessibili alcuni siti di informazione, come quelli del Sudan Tribune e di Radio Tamazuj.

Il ministro dell’Informazione, Michael Makuei Lueth, ha confermato la misura, giustificandola con la diffusione di notizie ostili al regime. La decisione sarebbe stata presa dopo diverse riunioni delle autorità competenti e sarebbe stata incaricata della realizzazione tecnica una ditta cinese.

Diverse le reazioni negative. L’autorevole giornalista Alfred Taban, presidente dell’Associazione per lo sviluppo dei media in Sud Sudan (Association for media development in South Sudan) ha condannato il provvedimento senza mezzi termini. Ha dichiarato che porterà la discussione anche sul tavolo del dialogo nazionale, di cui è membro.

Edmund Yakani, noto attivista per i diritti umani, ha sottolineato che il diritto all'informazione libera è uno dei diritti fondamentali. Ha aggiunto che se vengono diffuse informazioni non corrette, vanno perseguite per legge, non bloccando l’informazione stessa.

La scorsa settimana è stato arrestato il direttore della televisione nazionale perché non aveva trasmesso in diretta il discorso del presidente in occasione della festa dell’indipendenza. Il mese scorso è stato negato il visto di accesso al paese ad almeno 20 giornalisti stranieri.

Nell’ultimo rapporto sulla libertà di stampa di Reporter senza frontiere il Sud Sudan è classificato 145simo su 180 paesi elencati, ed ha perso cinque posizioni rispetto all'anno precedente.
(Radio Tamazuj)


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