“Do not remain silent. Survivors of sexual violence in South Sudan call do justice and reparation” (Non tacete. I sopravvissuti alla violenza sessuale in Sud Sudan chiedono giustizia e riparazione).
Una famiglia di sfollati con i propri beni in cammino verso il villaggio di Aburoc (Giugno 2017) |
Il documento di 70 pagine, si basa sulle interviste a 182 persone, vittime o testimoni di gravissimi atti di violenza sessuale. E’ stato reso possibile da ricerche sul campo di 10 difensori dei diritti umani sud sudanesi, 5 uomini e cinque donne, anonimi per ragioni di sicurezza, e da una ricerca dell’organizzazione stessa condotta tra settembre 2016 e marzo 2017. “Le violenze sessuali perpetrate nel paese da tutte le forze combattenti è scioccante per la dimensione e la brutalità e lascerà impatti fisici, psicologici e sociali per i decenni futuri”, afferma il rapporto. Molte delle vittime hanno infatti problemi psicologici gravi e parecchie hanno contratto l’aids.
1.130 bambini hanno subito violenza
Secondo documenti ufficiali delle organizzazioni internazionali competenti, dall’inizio del conflitto, 1.130 bambini hanno subito violenza. Durante gli scontri del luglio 2016 a Juba la missione di pace dell’Onu (Unmiss), ha documentato 217 episodi nell’arco di meno di due settimane.
Il 72% delle donne intervistate nei campi profughi hanno ammesso di essere state stuprate
A Juba un monitoraggio del 2015 nei campi per la protezione dei civili difesi dall’Unmiss, ha trovato che il 72% delle donne lì rifugiate erano state violentate. L’elenco potrebbe essere ancora molto lungo. Il numero esatto non si conoscerà mai. Ma si è visto che con il passare del tempo, è in drammatico aumento: il 32% in più nel 2016 rispetto al 2015, dice un rapporto ufficiale dell’Onu.
È ormai diffusa e in aumento anche la violenza sessuale su uomini e ragazzi, con l’obiettivo di umiliare gli avversari ed impedire loro la procreazione e dunque indebolire demograficamente gli avversari.
Alcune delle vittime hanno provato a denunciare i propri aggressori, ma non hanno avuto giustizia.
(Amnesty International)
Do not remain silent. Survivors of sexual violence in South Sudan call do justice and reparation
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