In Kenia sei poliziotti sono stati uccisi dai pastori nella contea di Laikipia, dove almeno 40 persone sono morte quest'anno a causa delle violenze legate allo sfruttamento dei terreni.
Il bilancio degli ultimi scontri è contenuto in un rapporto della polizia kenyana, diffuso dall'agenzia Associated Press, secondo il quale un gruppo di pastori della comunità Pokot ha aperto il fuoco sugli ufficiali nella riserva naturalistica ‘Laikipia Nature Conservancy’, uccidendoli. Gli agenti erano a bordo di due veicoli, parte di un'unità che lavora per prevenire i furti di bestiame. Il rapporto dice che quattro altri ufficiali sono stati feriti nell'attacco.
Nella contea di Laikipia dalla fine dello scorso anno, centinaia di pastori semi-nomadi hanno invaso i ranch privati per salvare il loro bestiame da una prolungata siccità. La locale associazione dei coltivatori di Laikipia dice che i pastori stanno ora campeggiando sui terreni di proprietà dei suoi associati.
Sempre nella stessa zona lo scorso maggio due riservisti della polizia erano stati feriti da sospetti banditi Pokot pesantemente armati.
La ‘Laikipia Nature Conservancy’, al confine tra le contee di Laikipia e Baringo, nel centro del Kenya, è di proprietà della scrittrice ambientalista di origini italiane Kuki Gallman, anche lei aggredita da un gruppo di uomini armati penetrati nella sua riserva naturale il 23 aprile scorso e colpita da un proiettile allo stomaco. Poche settimane prima il suo lussuoso resort era stato bruciato. Prima ancora un inglese, Tristan Voorspuy, come lei proprietario di una vasta riserva, era stato ucciso mentre controllava i danni provocati alle sue strutture turistiche.
(News 24)
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