martedì 1 agosto 2017

Sierra Leone, a Freetown la polizia vieta il jogging di gruppo

Ha scatenato proteste e polemiche in Sierra Leone la decisione, presa dalla polizia di Freetown, di vietare il jogging in gruppo nelle strade della capitale.

"Abbiamo osservato con sgomento, fa sapere la polizia in un comunicato diffuso il 27 luglio, che le persone hanno l'abitudine di fare jogging in gruppi numerosi per le strade in modo minaccioso, lanciando insulti, ostacolando il traffico, picchiando le mani sui veicoli, ascoltando musica ad alto volume e strappando cose di proprietà dalle mani dei passanti". 

Le forze dell’ordine hanno imposto il divieto per "motivi di ordine pubblico e di sicurezza"

L'annuncio ha provocato la reazione di molti appassionati di jogging e anche delle organizzazioni che attraverso questo sport indirizzano i giovani verso una vita più sana, togliendoli dalla strada. Una organizzazione non governativa locale, la Campagna per i diritti umani e lo sviluppo internazionale (Chrdi), ha invitato la polizia a garantire che il divieto rispetti il diritto nazionale ed internazionale e la libertà di riunione.

Ma il jogging di gruppo ha anche assunto una connotazione politica in alcune parti della Sierra Leone. The Guardian fa notare infatti che in vista delle elezioni generali del 7 marzo 2018, i candidati presidenziali organizzano corse a Freetown e nella città settentrionale di Makeni, con i partecipanti che indossano magliette con il nome del partito.
(The Guardian)

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Somalia, 24 morti in un attacco Al-Shabaab all'AMISOM, altri 10 morti a Mogadiscio

Militari dell'Unione Africana in Somalia

Almeno 24 soldati (23 uomini dell'Amisom, la missione dell’Unione africana in Somalia, e 1 militare somalo) sono stati uccisi in un agguato nella regione di Lower Shabelle dai combattenti al-Shabaab. L'attacco, avvenuto il 30 luglio nei pressi del villaggio di Golweyn, ciraca 140 chilometri a sud di Mogadiscio, ha colpito un convoglio di 24 veicoli, vicino alla città di Bulo Marer.

Al-Shabaab ha affermato di aver ucciso 39 soldati, ma funzionari militari hanno confermato la morte di 24 loro uomini. Il portavoce militare dell'Unione Africana (UA), Wilson Rono, ha parlato di “un dispositivo esplosivo fatto detonare lungo strada al passaggio del convoglio”, seguito da un assalto armato.

L'attacco arriva il giorno la chiusura di una conferenza di cinque giorni in cui funzionari governativi dell'UA e somali hanno discusso la transizione della gestione della sicurezza da i militari dell'UA alle forze di sicurezza nazionali somale. AMISOM ha dichiarato che la transizione è "reale e deve avvenire, ma sarà graduale e condivisa" e inizierà il prossimo anno.

Nel comunicato finale si annuncia anche che i vertici dell’esercito somalo e dell’Amisom si riuniranno in agosto per organizzare un’operazione congiunta e coordinata contro al Shabaab "per il resto del 2017 e oltre"

Nel frattempo, almeno 10 persone sono state uccise e altre 15 sono rimaste ferite in un attentato suicida con un’auto bomba nella capitale somala. La vettura esplosa era in coda con altri veicoli sulla strada Maka Al-Mukarama, la strada più trafficata di Mogadiscio. L’auto, carica di esposivo, sarebbe rimasta bloccata in un ingorgo stradale dovuto alle intense operazioni di sicurezza in corso da parte delle forze di sicurezza.

Secondo una fonte anonima della security la destinazione finale dell’auto potrebbe essere stato il parlamento, dove i legislatori stavano discutendo le revisioni costituzionali.
(VoA's Africa)

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Tanzania, sequestrati 200mila litri di componenti chimici per eroina ed esplosivi

Rodgers Sianga, commissario generale DCEA Tanzania
L’autorità antidroga del governo tanzaniano, Drugs Control and Enforcement Authority (Dcea), ha sequestrato 10 container contenenti 200 mila litri di etanolo e componenti chimici proibiti a livello internazionale perché possono essere usati per produrre eroina ed esplosivi.

La partita, proveniente dallo Swaziland, è di proprietà di una compagnia tanzaniana ed è stata sequestrata nel porto di Dar el Salam. Rodgers Sianga, commissario generale del Dcea, ha dichiarato alla stampa che, dal 2016, la ditta ha importato 1 milione e 500 mila litri di componenti chimici proibiti, senza seguire le procedure stabilite per controllare la commercializzazione di quei prodotti.

Cinque tonnellate di materiali chimici pericolosi erano state sequestrate anche lo scorso maggio. La Tanzania aveva avuto l’attenzione internazionale l’anno scorso, in gennaio, quando in Pakistan erano state sequestrate 21,7 tonnellate di anidride acetica, usata per la produzione di eroina e morfina, provenienti dal porto di Dar el Salam. È la più grande quantità di anidride acetica mai sequestrata finora.

Secondo l’ultimo rapporto dell’International Narcotics Control Strategy (Incrs), questi componenti chimici vengono prodotti in Asia e portati in Tanzania dove, in laboratori clandestini, vengono usati per produrre metamfetamine e sostanze psicotrope per il mercato interno ed internazionale.
(All Africa)

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Palmanova, strangola la fidanzata e poi vaga per tutta la notte con il suo cadavere nell'auto

È il 43° femminicidio dall'inizio dell'anno. La vittima, 21 anni, è Nadia Orlando di Dignano (Udine). Ad ucciderla lo spilimberghese Francesco Mazzega. Dopo aver vagato per l'intera notte, l'uomo si è costituito in mattinata alla polizia stradale di Palmanova.

Nadia Orlando, 21 anni. La vittima (Foto dal suo profilo facebook)

Ha prima strangolato la sua fidanzata, poi ha girato tutta la notte con il suo corpo in auto. La vittima si chiamava Nadia Orlando, aveva 21 anni e viveva a Dignano. Ad ucciderla Francesco Mazzega, 36 anni, di Spilimbergo. Due comuni a cavallo del fiume Tagliamento.

L'uomo ha poi girato tutta la notte con il corpo della sua fidanzata nella macchina prima di costituirsi, alle 9.12 di questa mattina, alla Polizia stradale di Palmanova e confessare di aver strangolato la ragazza. L'omicidio sarebbe avvenuto nella notte vicino Dignano: il corpo senza vita della 21enne era sul sedile a fianco al guidatore, seduto sul sedile anteriore della Toyota Yaris dell'uomo.

Secondo le prime informazioni Mazzega era andato a prendere la ragazza, per poi uscire insieme in auto. Da qui si sono perse le tracce della coppia. I genitori di Nadia, preoccupati per la scomparsa della figlia, avevano sporto denuncia proprio questa mattina, prima sapere della tragedia.

Entrambi lavoravano all'azienda Lima di San Daniele del Friuli, azienda specializzata in protesi ortopediche. I due erano attesi al lavoro stamani alle ore 9.00 ma non si erano presentati.

Le indagini sono condotte dal dirigente della Polstrada e dalla Squadra Mobile della Questura di Udine Massimiliano Ortolan. Le tracce dei due erano scomparse da ieri sera. Sul posto il PM Letizia Puppa che, nella tarda mattinata, ha sentito l'omicida.

"Una tragedia immane" .. «È una tragedia immane: non ci saremmo mai aspettati una cosa del genere». Sono le parole pronunciate da una parente di Nadia Orlando, e riportate dall'agenzia Ansa, all'uscita dall'abitazione dove la ragazza viveva con i genitori e un fratello.

Sotto sequestro la casa dove abitava l'omicida .. Nel frattempo la squadra Mobile della Questura di Pordenone ha posto sotto sequestro l'abitazione di Francesco Mazzega. L'uomo abita a Spilimbergo dal 2014, dove si era trasferito da Muzzana del Turgnano. I vicini di casa hanno affermato di non aver udito screzi nella serata di ieri escludendo che il delitto possa essersi consumato nel condominio di quattro appartamenti dove l'uomo abitava.
(Messaggero Veneto)

Ciao Nadia una mano assassina ha spezzato la tua vita a soli 21 anni, da lassù volgi uno sguardo pietoso a questo mondo maschilista che disprezza la dignità di noi donne. Io, i tuoi amici, la tua famiglia non dimenticheremo il tuo sacrificio. Resterai sempre nei nostri Cuori. Non sei più con noi ma tu adesso sei certamente in un "Mondo Migliore"
(Maris)

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