domenica 17 aprile 2011

El Condor Pasa - Simon and Garfunkel (1970)

El Condor Pasa è una melodia tradizionale peruviana. Fu composta da autore ignoto in onore dell'ultimo membro della famiglia reale inca, Tupac Amaru, nel 1781. Si tratta di un 'yaravi', genere di canto lento, malinconico e lirico di origine meticcia, 'El Condor Pasa' ne è l'esempio più famoso nel mondo.
José Gabriel Condorcanqui, detto Túpac Amaru II (Tinta, 19 marzo 1738 Cusco, 18 maggio 1781), è stato il capo di una rivolta indigena contro gli spagnoli del Perù coloniale. Nonostante la rivolta non avesse avuto successo, divenne simbolo della battaglia per i diritti delle popolazioni indigene dell'America latina e della lotta, anche armata, contro i governi di quei paesi. Nato a Tinta (nella provincia di Cusco, Perù) il 19 marzo 1738 con il nome di José Gabriel Condorcanqui. Aveva origini sia spagnole sia Inca e faceva parte della nobiltà peruviana. Discendeva, per linea materna, da Túpac Amaru, l'ultimo imperatore Inca giustiziato dagli spagnoli nel 1572. Rimase orfano di padre quando era ancora un bambino e si occuparono di lui due suoi zii. Grazie a questi, ricevette un'educazione gesuita alla scuola San Francisco de Borja, istituto fondato per i nativi con nobili origini. Nel 1760 si sposò con Micaela Bastidas Puyucahua di Abancay, nobildonna spagnola da cui ebbe tre figli: Hipólito, Mariano e Fernando. Uomo di ferrei principi morali, era indignato della situazione nella quale vivevano le popolazioni native e supplicò il governo spagnolo di migliorare le condizioni di vita nelle miniere, nelle fabbriche tessili e nei villaggi. Passò dalle parole ai fatti e, ispirandosi al suo trisavolo Túpac Amaru, che resistette fino alla morte contro gli spagnoli a Vilcabamba, prese il suo nome ed organizzò una rivolta, la prima sollevazione anti-colonialista contro gli spagnoli dalla fine dell'Impero Inca. L'insurrezione fu stroncata e Túpac Amaru II fu catturato. Venne condannato alla tortura e alla pena di morte per squartamento. Venne ucciso nel 1781 a Cusco nella Plaza de Armas dove anche Túpac Amaru I era stato decapitato. Inoltre venne ordinato lo sterminio della sua discendenza, fino alla quarta generazione. Alla sua morte seguirono altre sollevazioni che vennero però tutte stroncate e i ribelli catturati. La maggior parte fu condannata a morte e una parte (circa 90 persone) vennero trasferite nelle carceri in Spagna dove morirono. Fu comunque solo l'inizio delle battaglie che portarono all'indipendenza del Perù.

Il mattino brucia e dalle montagne scende un grido,
il grido di battaglia sulla terra.
Pantere nere son pronte a balzare, eh sì.
Ovunque arde l'incendio.
Schiacciate la bramosia yankee di oro e di sangue,
altrimenti non saranno mai sazi.
Poi potrà esserci pace in ogni terra,
quando saranno stati uccisi.
Eh sì. El condor pasa

È una melodia divenuta il simbolo della Libertà, non solo per gli Incas, ma per tutto il mondo... Sono state pubblicate moltissime versioni, una tra le più famose è quella di Simon and Garfunkel.

El Condor Pasa - Simon and Garfukel (1970)

El Condor Pasa - Los Incas (1963) VERSIONE ORIGINALE






Simon and Garfunkel (discografia e biografia)

domenica 3 aprile 2011

The Ghost of Tom Joad - Bruce Springsteen (1995)

Primi anni '30, Tom Joad uscito di prigione scopre che la terra della fattoria di famiglia è stata espropriata dalle banche. Senz'altra scelta carica i nonni ed i famigliari su un camion e partono verso la California con le loro poche cose e la promessa di una terra fertile. Conosceranno lotta, miseria e paghe da fame, ma i sopravvissuti si rimetteranno in piedi.
Le tematiche trattate dai testi, così come la musica e gli arrangiamenti, più folk e acustici, richiamano l'album di Springsteen del 1982 Nebraska. Tom Joad è il protagonista del romanzo di John Steinbeck The Grapes of Wrath (Furore in italiano) e dell'omonima riproposizione cinematografica di John Ford. Le canzoni, quasi tutte ambientate sul confine con il Messico, parlano dei problemi degli immigrati messicani negli Stati Uniti, o della Seconda guerra mondiale vista dalla gente comune.
Tutto l'album "The Ghost of Tom Joad" (1995) direttamente dal sito ufficiale di Bruce Springsteen

Il Fantasma di Tom Joad (testo tradotto)
Uomini camminano lungo i binari,
vanno in un posto da cui non si ritorna,
elicotteri della polizia stradale arrivano dalla colline,
minestra scaldata al fuoco
degli accampamenti sotto il pontela fila
per un soccorso è così lunga da girare l’angolo,
benvenuti al nuovo ordine mondiale.
Famiglie dormono nelle loro macchine
nel Sudovest senza casa,
senza lavoro, senza pace, senza riposo.
L’autostrada è viva stasera
ma nessuno prende in giro
nessuno su dove porti,
sto qui seduto alla luce del falò
cercando il fantasma di Tom Joad. 
Lui prende un libro di preghiere
dal proprio sacco a pelo,
il predicatore accende una sigaretta
e aspira aspettando il giorno in cui
l’ultimo sarà il primo e il primo sarà l’ultimo
dentro una scatola di cartone
nel sottopassaggio hai un biglietto
di sola andata verso la terra promessa,
hai un buco nello stomaco per la fame
e una pistola in mano
dormi su un cuscino di pietra dura
ti lavi negli acquedotti della città.
L’autostrada è viva stasera,
tutti sanno dove porti,
sto qui seduto alla luce del falò
cercando il fantasma di Tom Joad. 
Tom disse “mamma, ovunque trovi
un poliziotto che picchia un ragazzo,
ovunque trovi un neonato che piange per la fame
dove ci sia nell'aria la voglia di lottare
contro il sangue e l’odio cercami,
mamma, io sarò lì ovunque trovi qualcuno
che combatte per un posto dove vivere
o un lavoro dignitoso, un aiuto,
ovunque trovi qualcuno che lotta
per essere libero,
guarda nei loro occhi, mamma, vedrai me”. beh...  
L’autostrada è viva stasera
ma nessuno prende in giro
nessuno su dove porti,
sto qui seduto alla luce del falò
con il fantasma di Tom Joad.