mercoledì 2 maggio 2018

Nigeria, doppio attentato di Boko Haram. Oltre 60 vittime a Mubi nel Borno State

Esplosioni kamikaze a distanza di pochi minuti l'una dall'altra. Colpita una comunità riunita per la preghiera del pomeriggio, e la folla tra le bancarelle di un mercatino dell'usato.

Nigeria, recente manifestazione contro Boko Haram

Due attentati suicidi hanno scosso la cittadina di Mubi, nel nord-est della Nigeria, facendo almeno 60 vittime e molte decine di feriti. Lo riferiscono testimoni e fonti locali. I kamikaze hanno preso di mira una moschea e un mercato. "Abbiamo trasportato decine di morti e di feriti all'ospedale e i soccorritori sono all'opera", ha dichiarato un volontario, Habu Saleh. Altri racconti riferiscono di scene strazianti.

Le due esplosioni sono avvenute a distanza di pochi minuti l'una dall'altra. Il primo attentato ha colpito il luogo di culto durante la preghiera del pomeriggio, il secondo ha fatto strage tra le bancarelle dove venivano venduti oggetti e abiti usati.

Pochi dubbi sulla matrice dell'attacco che è certamente opera di Boko Haram, infatti nell'attacco sono state usate due ragazzine poco più che adolescenti che, mescolandosi indisturbate tra la folla con una cintura esplosiva sotto i vestiti, si sono poi fatte esplodere (oppure qualcuno a debita distanza ha innescato gli ordigni con un telecomando, come è più probabile).

Un metodo atroce e disumano, quello Boko Haram di usare le ragazzine e perfino bambine per compiere attentati. Sono scelte tra quelle fatte prigioniere, indottrinate con la violenza, e quindi costrette ad indossare cinture esplosive per provocare morte e distruzione.

Dal 2009 è in corso infatti l'offensiva del gruppo islamista di Boko Haram che continua la sua escalation sanguinosa nel Paese, senza risparmiare le comunità musulmane moderate e le fasce più povere della popolazione, come dimostrano gli obiettivi scelti per gli attentati di ieri.
(La Repubblica)




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