sabato 3 ottobre 2015

Nigeria, bambine inconsapevoli trasformate in bombe umane, costrette a morire in nome di Allah

Il 1° di ottobre cinque ragazzine che indossavano cinture e giubbotti esplosivi sono "saltate in aria" nel nordest della città nigeriana di Maiduguri. La più giovane aveva 9 anni, la più grande non più 14. Le vittime sono 14, comprese le bambine, i feriti 39. Si teme che il numero delle vittime aumenti in quanto molti feriti hanno subito mutilazioni e sono in condizioni molto gravi.

Tre si sono fatte esplodere vicino a un passaggio a livello di Maiduguri, la principale città del Borno State, la quarta all'esterno di una moschea, l'ultima nei pressi di un posto di polizia. Nella città, in attacchi analoghi, solo due settimane fa erano morte più di 100 persone.

Sempre giovedì, altre 11 persone, tra cui molte donne, sono state uccise da membri di Boko Haram nella città di Kirchinga nello Stato di Adamawa.

Gli attacchi sono avvenuti nello stesso giorno in cui l'esercito ha annunciato che altri 80 combattenti di Boko Haram si sono arresi nel Borno, 200 miliziani islamici si erano già arresi negli ultimi giorni di settembre, eventi che sono stati descritti come una "pietre miliari" nella lotta contro il terrorismo - leggi -

Maiduguri, Borno State. Attentati
Lotta a Boko Haram. Il nuovo presidente Buhari ha intensificato la lotta a Boko Haram inviando migliaia di militari nelle zone sotto l'influenza dei miliziani islamici, e coinvolgendo anche gli eserciti dei vicini stati, Camerun, Ciad e Niger. Dal mese di maggio molti "campi" di Boko Haram sono stati smantellati, riconquistati decine di villaggi e centinaia di prigionieri, soprattutto donne e bambini, sono stati liberati. Gli ultimi il 25 settembre scorso - leggi -

Nello stesso tempo Boko Haram è passato ad una nuova strategia, intensificando gli attentati singoli in luoghi affollati usando soprattutto bambine inconsapevoli per non destare sospetti e passare così più facilmente i controlli.

I miliziani islamici Boko Haram considerano la donna semplicemente un oggetto da usare a piacimento e così non hanno scrupoli a trasformare giovani donne e bambine in vere e proprie bombe umane. Le adolescenti sono inconsapevoli, non capiscono cosa sta loro accadendo o anche costrette contro la loro volontà, e poi fatte saltare in aria in mezzo alla folla.

Intanto anche ieri, 2 ottobre, l'esplosione di due bombe alla periferia della capitale nigeriana, Abuja, ha causato numerose vittime. Gli attentati sono avvenuti nella zona di Kuje, nei pressi di una stazione di polizia, e a Nyanya, vicino la fermata di un autobus, un luogo molto affollato.

Il presidente nigeriano Buhari
Lotta alla corruzione. In coincidenza con il 1° ottobre, festa nazionale in Nigeria (anniversario dell'indipendenza dalla Gran Bretagna ottenuta il 1° ottobre 1960) il presidente Buhari ha presentato in parlamento la lista dei nuovi ministri, tenendo per se il dicastero del Petrolio. Oltre che la lotta senza quartiere a Boko Haram, il nuovo presidente nigeriano ha promesso di debellare la corruzione che in Nigeria è una vera e propria piaga sociale.

Il settore petrolifero incide per il 90 per cento delle risorse economiche nigeriane ma è anche la prima e principale fonte di degenerazione del sistema politico. Come ministro delle risorse petrolifere, Buhari promette di voler combattere personalmente l’emorragia che affligge le entrate dovute alle "royalties" perché non finiscano più nei conti all'estero dei politici e dei burocrati corrotti ma siano spese realmente per la collettività.

La Nigeria National Petroleum Company (NNPC), unica compagnia petrolifera nigeriana, solo nel 2014, ha sottratto alle casse dello Stato qualcosa come 20 miliardi di dollari. Quell'enorme montagna di denaro, sparito nelle mani di pochi potentati corrotti che spesso agiscono con il sostegno delle banche estere, avrebbe potuto essere impiegato per creare servizi e strutture per i cittadini che sono tra i più poveri dell'Africa a dispetto di ciò che i dati economici rilevano, ovvero che l'economia nigeriana è la prima del continente africano.

In Nigeria infatti l'85% della ricchezza è detenuto da meno del 10% della popolazione che viene considerata benestante e ricca, mentre più della metà degli abitanti, per lo più negli stati del nord, vivono al di sotto della soglia di povertà.

Nel video la testimonianza di una ragazza nigeriana vittima di Boko Haram, ferita in un attentato ad Abuja nel 2014, fuggita in Italia e che adesso rischia il rimpatrio forzato assieme ad altre 64 ragazze fuggite dagli orrori di Boko Haram o vittime della mafia nigeriana

Condividi la nostra "Campagna Informativa"
No all'Islam Integralista
- clicca qui -



2 commenti:

  1. Boko Haram e'un assassino patentato , un Signore della guerra tenuto su dagli interessi neocolonialisti dell ' Occidente, i cui crimini non sfugiranno al castigo divino e , speriamo, nemmeno a quello degli uomini. CHAT ROUGE

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Paolo .. un'occidente indifferente ai massacri che si stanno compiendo nella mia Nigeria, ma interessato a "rubare" il suo petrolio. Io combatto con la mia "penna", scrivo perché tutti sappiano, scrivo perché il mondo "buono" sappia.

      L'occidente si è indignato per gli attentati di Parigi di inizio anno, ma continua a restare indifferente di fronte alle "morti" quotidiane della mia Nigeria.

      Elimina