mercoledì 28 ottobre 2015

Nigeria, imponenti manifestazioni di protesta nelle regioni dell'ex-Biafra dopo l'arresto di un leader

Imponenti manifestazioni nell'Ex-Biafra
Il popolo dell'ex-Biafra si sente sempre più discriminato e abbandonato dal governo federale. Aumenta l'insofferenza del popolo di etnia Igbo verso il nuovo presidente nigeriano Buhari.

Le principali città del Sud della Nigeria, della regione del Delta e di quello fu la regione del Biafra si sono fermate martedì scorso in seguito alle imponenti proteste causate dall'arresto del direttore di "Radio Biafra", una radio locale che porta avanti le rivendicazioni delle popolazioni Igbo e messa recentemente fuori-legge dal nuovo governo federale.

Nnamdi Kanu, arrestato sabato scorso
Nnamdi Kanu, direttore di "Radio Biafra" a cui è vietato di trasmettere, è stato arrestato dal Dipartimento dei Servizi Segreti nigeriani (DSS) sabato scorso al suo arrivo all'aeroporto di Lagos. Kanu dirige anche "Biafra Television" un TV libera che trasmette in streaming da Londra e sensibilizza le popolazioni del Biafra sulla situazione delle loro terre.

Il suo arresto ha provocato un'ondata di proteste, sia in Nigeria che tra le comunità nigeriane che vivono all'estero. Imponenti manifestazioni anche a Londra.

Le popolazioni dell'ex-Biafraprevalentemente cristiane di etnia Igbo, sono da sempre discriminate dai governi federali che si sono succeduti dopo la conquista dell'indipendenza, discriminazione aggravata dopo la conclusione della disastrosa guerra civile che li ha visti soccombere a favore degli interessi economici e politici. Una situazione diventata esplosiva dopo l'ascesa al potere del Presidente Buhari.

Ricordiamo a tutti la nostra campagna sulla situazione del Delta Niger, che fa parte dell'ex-Biafra, dove il petrolio estratto viene "rubato" dalle compagne straniere, e dove ormai la situazione dal punto di vista dell'inquinamento ambientale è del tutto compromessa.

Ricordiamo a tutti che dopo la sanguinosa guerra del Biafra (1967-1970, oltre due milioni di morti civili e cinque milioni di profughi) la Nigeria ha smembrato quella regione in nove stati autonomi cancellando da tutte le carte geografiche la parola Biafra, discriminando la popolazione locale e l'intero popolo degli Igbo.

Ricordiamo a tutti che, con l'insediamento del nuovo presidente Buhari, un mussulmano, sono aumentate le discriminazioni e le violazioni verso le più elementari libertà nei confronti della popolazione dell'ex-Biafra culminate con il divieto di trasmettere a "Radio Biafra" e pochi giorni fa con l'arresto del suo direttore.

Foundation for Africa è vicina alle popolazioni dell'ex-Biafra e condivide la campagna portata avanti da "Radio Biafra" per l'autodeterminazione del popolo Igbo.

Foundation for Africa continua a dire NO al "furto" di petrolio che ormai da 50 anni le compagnie straniere, con la complicità dei governi federali e dei politici nigeriani corrotti, stanno attuando ai danni delle popolazioni locali.

per liberare Nmamdi Kanu

La Guerra del Biafra
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Delta del Niger
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"Delta Niger"
per dire No all'inquinamento di quelle regioni e per dire Si all'autodeterminazione delle popolazioni locali
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