lunedì 22 febbraio 2016

Nigeria e l'orrore delle "fabbriche di bambini", dallo stupro alla vendita

Centinaia, forse migliaia di ragazze rapite nei villaggi vengono segregate e violentate al fine di far nascere bambini che verranno venduti sul mercato illegale delle adozioni.

Le notizie di orrori sparsi nelle varie parti del mondo sembrano non finire mai. In Nigeria le chiamano fabbriche di bambini, e sono sotto il controllo di criminali locali, mafia nigeriana, e delle stesse bande di Boko Haram. Donne e ragazze, spesso rapite nelle campagne, o durante gli assalti ai villaggi, vengono stuprate, messe incinta e tenute prigioniere fino al momento in cui partoriscono, con l’intento di poter poi rivendere i loro figli.

Una pratica abominevole, l’ultima frontiera dello sfruttamento sessuale che sta venendo alla luce in questi mesi. Un altro dei tanti problemi che affliggono questo paese africano (il mio paese di origine). Un traffico orribile che vede, quasi certamente, la "strana alleanza" tra Boko Haram che rapisce le ragazze nei villaggi e poi le "rivende" ai trafficanti della mafia nigeriana per essere portate in Europa come schiave sessuali o, a seconda delle necessità, per partorire bambini da "vendere".

La schiavitù procreativa della baby factory. Il fenomeno è purtroppo così diffuso che ha perfino un nome, "schiavitù procreativa", ed è così redditizio da essere in mano ad organizzazioni criminali che operano su due filoni, da una parte spediscono all'estero come pacchi postali ragazze nigeriane per essere utilizzate illegalmente per maternità surrogate (utero in affitto), dall'altra le costringono in patria a gravidanze forzate dopo essere state violentate, con li proposito di alimentare un mercato di neonati.

Bambini messi in vendita come merce qualsiasi ad un prezzo che parte dai 4.000 e che può superare i 10.000 euro.

L'associazione Steadfast onlus, operativa in Nigeria da tempo, spiega chi sono gli acquirenti che si macchiano di questo reato "Sono sia persone che vengono dall'occidente che hanno problematiche per quanto riguarda la sterilità, quindi sia coppie etero ma anche coppie omosessuali, l’altra metà sono nigeriani, persone ricche che utilizzano questi metodi. Il maschio con una moglie sterile stupra una di queste ragazze rapite dai villaggi per poter mettere al mondo poi un bambino"

Tra il 2014 e il 2015 sono state scoperte in Nigeria una ventina di fabbriche di bambini, in genere ex-orfanotrofi dove le ragazze vengono segregate. In uno di questi, scoperto recentemente, sono state trovate 32 ragazze, ovviamente tutte incinte. Gran parte del commercio è condotto localmente in Nigeria, ma la polizia sospetta che i bambini siano stati venduti in Europa e negli Stati Uniti.

L'Europa ha le sue colpe. Molti paesi continuano ad adottare bambini dalla Nigeria. Dal 2008 sono migliaia i bambini adottati in Europa. Costoro di solito avevano esigenze particolari e molto probabilmente non provengono dalle fabbriche di bambini, ma il fenomeno è ben noto. Le agenzie di adozione internazionali (anche in buona fede) sostengono che i bambini, i loro genitori e l'intero processo di adozione sono presidiate e garantite dal governo nigeriano. Ma in Nigeria non ci sono tali garanzie, perché gli apparati governativi sono corruttibili, spesso corrotti, per cui il mercato potrebbe essere alimentato illegalmente.

C’è però un altro orrore nell'orrore di questa schiavitù sessuale a base di stupri veri e propri. Oltre a vendere i neonati a coppie senza figli, ci sono alcune segnalazioni di organizzazioni umanitarie, che denunciano l'uso di bambini, provenienti da questo mercato illegale, per rituali magici.

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