giovedì 18 febbraio 2016

Repubblica Centrafricana, troppi bambini positivi all'AIDS

La Repubblica Centrafricana, dopo tre anni di guerra civile sta attraversando un periodo di transizione politica che dovrebbe portare il paese verso la definitiva pacificazione e l'elezione del nuovo Parlamento. Secondo turno svoltesi proprio lo scorso fine settimana e in attesa dei risultati definitivi.

La guerra civile ha però lasciato un disastro economico senza precedenti, centinaia di migliaia di profughi, bambini soldato, un quarto della popolazione ridotta alla fame, sistema sanitario e scolastico allo sfascio .. e adesso si scopre che c'è anche un alto numero di bambini positivi all'HIV, spesso il risultato di stupri e violenze, ma anche di ignoranza e povertà.

Nell'ospedale pediatrico di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, sono registrati più di millesettecento minori e neonati, risultati positivi al test dell’HIV-AIDS.

Cyriaque Simplice Kango, medico dell’ospedale, ha ammesso che solo ottocento di loro vengono trattati con antiretrovirali. "Dobbiamo assolutamente puntare sulla prevenzione della trasmissione dell’HIV tra bambino e genitore. È necessario che le donne facciano dei controlli regolari ancora prima di restare incinta, durante la gravidanze e durante il parto". Il medico ha invitato i genitori a proteggere meglio i propri figli e ha sottolineato che tutte le future mamme, qualora risultassero sieropositive, saranno trattate con antiretrovirali. "Purtroppo molti genitori rifiutano di sottoporsi al test"

Ovviamente è assai difficile sapere al momento attuale quanti siano i bambini sieropositivi in tutto il territorio della ex-colonia francese, vista la terribile situazione di insicurezza che si è venuta a creare da quasi tre anni a causa della guerra civile.

Le bande armate (Séléka, prevalentemente musulmani e Anti-Balaka, per lo più cristiani e animisti) spadroneggiano ancora nel Paese. Si spera che con il risultato delle elezioni si possa finalmente voltare pagina, anche se ci vorrà del tempo per ritrovare una stabilità. Su una popolazione di 4,7 milioni di abitanti, oltre 900.000 persone (tra sfollati e rifugiati) hanno dovuto lasciare le loro case. Più di cinquemila persone hanno perso la vita nei quasi tre anni di guerra civile.

La situazione umanitaria in tutto la nazione è precaria. Il prolungarsi del conflitto ha ridotto buona parte della popolazione alla povertà estrema. Secondo un rapporto rilasciato solo pochi giorni fa dal Programma Alimentare Mondiale (PAM) 2,5 milioni di centrafricani soffrono la fame. Il segretario generale dell'ONU, Ban Ki-moon, ha voluto fortemente una massiccia presenza di caschi blu (MINUSCA) per riportare lo Stato di diritto, porre fine alle impunità, proteggere la popolazione, disarmare le bande. Malauguratamente alcuni i Caschi Blu non si sono evidenziati per fatti eroici, ma alcuni di loro anche per violenze su minori.




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