mercoledì 16 agosto 2017

Sierra Leone, si aggrava il bilancio dell'alluvione a Freetown. Tra le vittime più di cento bambini

Si scava nel fango a Regent, sobborgo di Freetown. Molti bambini tra le vittime. Nell'obitorio dell'ospedale di Connaught sono stati portati centinaia corpi, oltre cento sono quelli di bambini.


In lacrime il presidente della Sierra Leone, Ernest Bai Koroma, che ha parlato proprio dalla collina di Regent, una delle aree più colpite dalle frane di fango. "Abbiamo bisogno di aiuti immediati. La devastazione ci ha completamente schiacciati". Le vittime sono 400, più di cento sono bambini, almeno 600 i dispersi.

Le squadre di emergenza continuano a lavorare per salvare le migliaia di persone intrappolate in varie zone del Paese. Sono almeno seimila le persone rimaste senza casa a Freetown.

Sale il bilancio delle vittime e dei dispersi: secondo un portavoce del governo citato dalla Bbc, il numero dei morti è salito a 400, quello dei dispersi a 600. La Croce Rossa parla di 'corsa contro il tempo' per la ricerca dei possibili sopravvissuti. Le Nazioni Unite hanno mobilitato le loro squadre di supporto.

Moltissime famiglie, secondo le prime ricostruzioni, sono state travolte dall'acqua e dal fango mentre stavano ancora dormendo e, secondo il vice presidente del paese Victor Foh, centinaia di persone potrebbero essere sepolte sotto le macerie.

Tra le associazioni umanitarie che stanno prestando soccorso c'è anche Street Child che opera nella capitale dal 2009. "Quelli che vivono sulle pendici delle colline ai margini di Freetown, sono tra i più poveri abitanti della capitale. Coloro che sono sopravvissuti a questa tragedia hanno perso tutto. La capacità di aiuto da parte del governo è molto limitata", dice Street Child che lancia un appello: "È il momento di far arrivare aiuti con urgenza"

È sempre più drammatico il bilancio della frana che ha travolto un sobborgo di Freetown, capitale della Sierra Leone. I soccorritori sono ancora al lavoro e continuano ad estrarre corpi senza vita dal fango che ha travolto domenica le case del sobborgo di Regent.


Molte delle vittime sono bambini. Nell'obitorio dell'ospedale di Connaught a Freetown, dove sono stati portati 297 corpi, sono stati contati 109 bimbi, ha detto il ministro dell'Informazione, Mohamed Banguara. Le operazioni sono rese difficili dalla scarsità di mezzi e dalle conseguenze delle forti piogge degli ultimi giorni, con strade bloccate e 'black out' dell'elettricità.

Il governo ha proclamato sette giorni di lutto nazionale a partire da oggi. A mezzogiorno ora locale, le 14 in Italia, è stato osservato un minuto di silenzio in tutto il paese, mentre per questa sera è prevista una veglia inter-religiosa nello stadio di Freetown. E in giornata vi sarà una prima sepoltura di massa delle vittime, per far posto negli obitori all'arrivo di nuove salme. Adesso il pericolo sono le epidemie e il colera.

Papa Francesco ha inviato un telegramma di cordoglio all'arcivescovo di Freetown, Charles Edward Tamba, per le vittime dell'alluvione e dalla frana che hanno colpito lunedì 14 agosto la capitale del Paese africano. Il Pontefice si dice "profondamente rattristato per le devastanti conseguenze delle alluvioni che hanno trasformato le strade in fiumi di fango e che hanno sommerso decine di case"
(RaiNews)

Si scava nella collina "Sugar Loaf" (Pan di Zucchero), alla periferia di Freetowm

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