Il baby kamikaze fermato in Iraq |
I bambini kamikaze dell'Isis hanno meno di 14 anni. Dopo la strage di Gaziantep, in Turchia, dove un ragazzino imbottito di esplosivo ha ucciso 51 persone, tra i quali 29 bambini, durante un banchetto di nozze, in Iraq le forze dell'ordine hanno fermato un 12enne, sotto la maglia di Messi aveva una cintura esplosiva.
Bambini kamikaze pronti al sacrificio. I "nuovi" terroristi hanno meno di 14 anni. Il manuale per "aspiranti terroristi" del Fronte della Conquista del Levante, il nuovo nome scelto dal gruppo terrorista di al Nusra, lo scrive chiaramente, "Usate i bambini per compiere attacchi terroristici, facendo loro credere che si tratti di un gioco innocente". È questa l'ultima frontiera del terrorismo nero, prendere dei bambini, dei ragazzini, imbottirli di esplosivo e mandarli a morire. E, soprattutto, a uccidere. Questo è accaduto sabato sera a Gaziantep, città turca abitata da curdi. Questo stava per accadere a Kirkuk, capitale del Kurdistan iracheno.
Nigeria. Una bambina kamikaze di Boko Haram |
È già successo in Nigeria, dove il gruppo islamista tra il 2015 e il 2016 ha costretto almeno 50 bambine a morire in nome dell'Islam. Il disprezzo che Boko Haram nutre per la figura femminile, anche quella di religione islamica, è tale che la donna viene vista solo come "fattrice" o schiava alla quale far fare qualsiasi cosa. Anche la bomba umana. Per il gruppo islamista nigeriano una bambina di dieci anni non è una creatura da proteggere ma una cosa di cui servirsi, e l'uso sistematico di giovani ragazze e di bambine anche di dieci anni per compiere attentati ne è la dimostrazione - Leggi - Le bambine kamikaze di Boko Haram -
L'attentato sventato. Erano le 21 di domenica sera quando le forze dell'ordine in pattuglia per le strade di Kirkuk (in Iraq) hanno fermato un ragazzino di 12 anni. Sotto la maglia del Barcellone di Leo Messi, una cintura esplosiva: solo l'intervento degli agenti ha evitato che il baby-terrorista potesse compiere l'ennesima strage.
La strage di Gaziantep. È di una vera e propria strage, invece, il bilancio dell'attentato di Gaziantep compiuto da un altro baby-terrorista. Aveva tra i 12 e i 14 anni. Il dramma, anche in questo caso, al confine con la Siria durante un ricevimento di matrimonio, 51 le persone morte, 69 i feriti. A rendere ancor più disumano il conteggio delle vittime, i 29 bambini rimasti uccisi per mano del baby-kamikaze. "Durante la festa di nozze, un attentatore suicida tra i 12 e i 14 anni si è fatto esplodere o è stato fatto esplodere con un comando a distanza e i primi indizi lasciano supporre che si tratti di terroristi dell'Isis"
Le indagini. Secondo le prime informazioni delle indagini l'attentatore potrebbe essere entrato in Turchia dalla Siria, ma si indaga su possibili cellule cresciute sul territorio turco a Istanbul o nella stessa Gaziantep. Secondo il quotidiano turco il tipo di bomba usata nell'attentato, con pezzi di metallo all'interno, è simile agli esplosivi impiegati negli attacchi kamikaze contro filocurdi nella città di confine di Suruc e alla stazione di Ankara l'anno scorso, entrambi collegati all'Isis.
I bambini soldato dell'Isis. Una recente pubblicazione del CTC (Combatting Terrorism Center) mette in luce alcuni aspetti e alcune statistiche che meritano di essere prese in considerazione. Dalla ricerca emerge chiaramente che l’ISIS sta utilizzando in modo crescente bambini e giovani come mai aveva fatto in passato.
Questo coinvolgimento sempre maggiore di bambini nel conflitto siriano-iracheno è da legarsi principalmente alla campagna di propaganda condotta dall'ISIS che rende protagonisti i bambini in contesti diversi: dalle esecuzioni (tristemente famosa quella in cui un bambino di 10 anni circa insieme a un adulto spara alla nuca di un prigioniero accusato di essere una spia) ai filmati dei campi di addestramento fino a immagini meno violente riguardanti momenti di studio del Corano o di eventi divulgativi, e ora la prova del coinvolgimento di bambini per compiere attentati.
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