Si celebra il 3 dicembre. L’iniziativa è stata istituita nel 1981, Anno Internazionale delle Persone Disabili. Nel mondo sono circa un miliardo. In Italia quasi 3 milioni.
Abbattere le barriere. Non solo quelle architettoniche, ma anche e soprattutto quelle culturali e sociali che ostacolano l’integrazione delle persone con disabilità. È questo il nobile obiettivo per cui ogni anno, il 3 dicembre, si celebra la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.
L'iniziativa è stata istituita nel 1981, l’Anno Internazionale delle Persone Disabili, per promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza dei temi della disabilità, per sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e per allontanare ogni forma di discriminazione e violenza.
Dal luglio del 1993, il 3 dicembre è diventato anche Giornata Europea delle Persone con Disabilità, come voluto dalla Commissione Europea, in accordo con le Nazioni Unite.
Nel Mondo un miliardo di persone con disabilità, in Italia tre milioni
Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità, nel mondo ci sarebbero più di 1 miliardo di persone con una disabilità, circa il 15% della popolazione mondiale vive con qualche forma di disabilità . Almeno un quinto di questi, circa 110-190 milioni di individui, è costretto ad affrontare difficoltà "molto significative" nella vita di tutti i giorni. Inoltre, le percentuali di disabilità stanno aumentando, a causa dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumento globale delle malattie croniche.
In Italia invece l’Istat stima che siano 3 milioni i disabili, il 5% della popolazione. Circa 700mila persone hanno problemi di movimento, oltre 200mila difficoltà sensoriali, quasi 400mila limitazioni che impediscono le normali funzioni della vita quotidiana.
In Italia molti disabili e famiglie lasciati senza sostegno
Dei 3 milioni di disabili, solo un milione e centomila fruiscono di indennità di accompagnamento. Oltre 200 mila adulti vivono ancora in istituto o in RSA, spesso in condizioni segreganti. Molte altre invece vivono “segregati” in casa, a causa dell’assenza di sostegno e supporto, se non al massimo quelli della famiglia. Il 70% delle famiglie con persone con disabilità non fruisce di alcun servizio a domicilio. Meno di 7 disabili su 100 contano, infatti, su forme di sostegno presso la propria abitazione. Questo significa che nella maggior parte dei casi le famiglie gestiscono da sole quello che i servizi non offrono.
In Italia la spesa per la disabilità è al di sotto della media europea
In effetti l'Italia, spende poco per la disabilità: secondo l’Eurostat, la spesa è di 430 euro pro-capite, posizionandosi al di sotto della media europea di 538 euro e nella parte bassa della classifica. La spesa media annua dei comuni per disabile è inferiore ai tremila euro l’anno con una spesa giornaliera di 8 euro. Profonde sono le disparità territoriali. Basta pensare che la Calabria spende circa 469 euro contro i 3.875 del Piemonte.
Ma quello che maggiormente influenza negativamente la vita dei disabili è l’esclusione. Si stima che meno di un disabile su cinque lavori, con conseguenze sulla realizzazione personale e anche economiche. Infatti, la disabilità è uno dei fattori principali di impoverimento. La Giornata mondiale della disabilità serve anche a puntare i riflettori su tutti gli aspetti migliorabili per favorire l’integrazione e l’inclusione delle persone disabili in Italia e nel mondo.
(La Stampa)
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