giovedì 17 settembre 2015

Nigeria, il presidente Buhari promette amnistia per Boko Haram in cambio della liberazione delle studentesse di Chibok

Le studentesse che furono rapite a Chibok nell'aprile 2014
avevano tutte un'età compresa tra i 12 e i 17 anni
Il presidente nigeriano, Muhammadu Buhari, si è detto pronto a concedere l'amnistia ai miliziani di Boko Haram detenuti se verranno liberate le oltre 200 studentesse rapite l'anno scorso in aprile a Chibok nel nord-est del paese.

Buhari ha affermato "Se i dirigenti regionali dei Boko Haram s’impegneranno a restituirci le ragazze di Chibok, intendo tutte le ragazze rapite, potremmo decidere di accordare un'amnistia ai loro prigionieri detenuti nelle nostre carceri"

Condizione necessaria per il presidente nigeriano è conoscere il numero delle studentesse rapite e la loro condizione, anche perché si è subito detto che molte di loro sono state coattivamente sposate dai jihadisti, dai quali hanno avuto anche figli.

Muhammadu Buhari
Neo-Presidente della Nigeria
"Di prigionieri ne abbiamo pochi", ha aggiunto, "stiamo cercando di vedere se possiamo negoziare con loro per il rilascio delle studentesse". Il 14 aprile del 2014, i terroristi islamici assaltarono una scuola nella remota cittadina di Chibok, portando via 276 ragazze. 57 di loro erano riuscite a fuggire nell'immediatezza e a nascondersi nella foresta.

Da allora, in poco più di un anno, Boko Haram ha rapito più di duemila ragazze, bambine e bambini. Dal mese di maggio e nel corso di questa estate la controffensiva dell'esercito ha portato alla liberazione di circa 700 donne, ragazze e bambini che erano nelle mani dei miliziani islamici. Donne e ragazze che Boko Haram rende schiave sessuali costringendole a convertirsi all'Islam, costringendole a sposarsi e a partorire figli.

Oggi Boko Haram è combattuto, oltre che dall'esercito nigeriano, anche da una coalizione sovranazionale che comprende militari del Benin, Ciad, Niger e Camerun. Nei mesi scorsi i jihadisti hanno sconfinato ed hanno compiuto mattanze anche nei villaggi oltre confine, soprattutto in Camerun, Niger e Ciad.

A nostro avviso la dichiarazione del presidente Buhari NON potrà avere un seguito, né potrà essere mai attuata.
Donne e ragazze nigeriane liberate dall'esercito, maggio 2015

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